Il labrador e i fiori di Bach
Terapie naturali di supporto. Il labrador e i fiori di Bach.
La fitoterapia è una scienza che si serve di essenze floreali per riequilibrare alcune emozioni, con la possibilità di trattare non solo le fobie, le ansie e altri disturbi psicologici ma anche alcuni disturbi fisici.
Edward Bach nasce come dottore tradizionale, ma insoddisfatto di curare solo la sintomatologia, si diresse verso la medicina omeopatica e in parallelo iniziò a studiare piante e fiori cercando di individuare dietro i sintomi che comparivano, la motivazione psicologica che portava i suoi pazienti ad ammalarsi.
Il medico era alla ricerca delle cause emozionali che generavano determinate reazioni patologiche e il suo scopo era quello di far ritrovare l’armonia perduta inconscia.
Bach trascorse gran parte della sua vita nelle campagne gallesi a sperimentare l’energia di tutte le piante che lo circondavano.
Questo portò a raggruppare delle casistiche relative a dei gruppi psicologici che rispecchiavano l’essenza e le caratteristiche di un determinato fiore.
I fiori di Bach funzionano a livello sottile: il rimedio ha una certa frequenza o vibrazione energetica che va ad agire sul campo magnetico di chi lo assume con lo scopo di riequilibrare le emozioni.
Gli effetti di questa terapia si possono osservare dopo poche settimane.
Molti studi hanno evidenziato l’efficacia terapeutica oltre che sull’uomo anche su piante ed animali.
Floriterapeuti, erboristi e naturopati sono le figure professionali più adatte a consigliare i fiori. Ci sono comunque diversi medici omeopati che affiancano alle terapie fitoterapiche o omeopatiche anche l’utilizzo dei fiori di Bach.
I fiori di Bach non hanno controindicazioni ed è importante ricordare che non possono mai sostituire le terapie mediche, pur risultando un valido supporto.
IL LABRADOR E I FIORI DI BACH
Siamo ormai certi: i cani che vivono felici ed amati sono meno soggetti a problemi di salute.
Se l’uomo è in grado di comunicare con la parola, il cane ha a disposizione il solo linguaggio del corpo e pertanto risulta più difficile scegliere i fiori adatti.
Il padrone è il “traduttore ufficiale” dei sentimenti del proprio amico e, quando il rapporto è di vero amore, sarà quasi immediato capire il disagio in corso.
La diagnosi implica la descrizione attenta dei comportamenti del cane di fronte allo stress, che solo il padrone è in grado di riferire allo specialista.
Il cane spesso presenta squilibri per più di una sola sfera emozionale e quindi ci sarà la possibilità che vengano prescritti diversi fiori simultaneamente.
La somministrazione avviene tramite l’ingestione di gocce disciolte in acqua naturale tramite apposita pipetta, direttamente in bocca o nella ciotola d’acqua. I fiori sono in tutto 39.
E’ bene sottolineare che l’utilizzo della fitoterapia non può rimediare alle mancanze dei padroni e quindi alla “convivenza non idonea”o all’isolamento sociale, che generano lo squilibrio psico-fisico.
Nota
Frequente la situazione in cui lo specialista prescriva le gocce di fiori sia al cane che al proprio padroncino, affinchè si trovi l’equilibrio perfetto.
Di seguito alcuni dei fiori più usati per i nostri amici:
Esiste un rimedio universale detto di “pronto soccorso” chiamato Rescue Remedy.
E’ utilizzato in tutte le situazione di emergenza: affrontare un viaggio, recarsi dal veterinario, il temporale, un trauma