Patologie dell’occhio e infettive
Molte sono le patologie legate all’occhio e alcune possono portare a cecità: devono pertanto essere tenute in debita considerazione nella scelta degli accoppiamenti.
Escludere la presenza di queste patologie nei genitori del cucciolo è già un grande passo avanti per scongiurarne la trasmissione.
Per chi alleva è sempre consigliabile eseguire visite oculistiche che certificano l’assenza di oculopatie congenite.
In breve le più diffuse sono:
- Entropion: quando il margine palpebrale dell’occhio si rivolge verso l’interno. Generalmente si manifesta entro l’anno di età. Può causare danni corneali e quasi sempre è necessaria la terapia chirurgica.
- Ectropion: la palpebra inferiore è lassa e si abbassa, rovesciandosi verso l’esterno. Associata vi è sempre una congiuntivite cronica. Spesso è sufficiente l’utilizzo di colliri specifici e una buona pulizia e igiene dell’occhio.
- Cataratta: si manifesta con opacità del cristallino e può essere sia congenita sia dovuta a cause non ereditarie. Solo raramente porta a cecità (questi cani sono soggetti da escludere da un eventuale riproduzione).
- Displasia completa della retina (RD): è congenita e caratterizzata da uno sviluppo anomalo della retina. Si diagnostica solitamente dopo otto settimane e l’esito è di cecità completa.
- Atrofia progressiva della retina (PRA): è chiamata anche cecità notturna, perché in genere ha inizio come tale. E’ una malattia ereditaria che porta alla degenerazione progressiva della retina sino a cecità completa. Si diagnostica anche in età adulta essendo la malattia lenta e indolore.
- Atrofia retinica progressiva centrale (ARPC): è una distrofia epiteliale della retina che ha inizio nella regione centrale posteriore e progredisce poi verso la periferia. Viene così compromessa inizialmente la visione centrale, mentre resta quella periferica, specie per gli oggetti in movimento.
Consultate il vostro medico veterinario di fiducia, per qualsiasi minima anomalia o disturbo che riscontrate nel vostro labrador.
MALATTIE INFETTIVE:
- Cimurro: agente eziologico è il Paramixovirus. La trasmissione è per contatto diretto o immediato ed ha un periodo di incubazione di 3-7 giorni. I sintomi sono: secrezioni nasali e oculari anche muco-purulente; fotofobia; tosse e complicanze polmonari; gastroenterite; temperatura oltre i 41°. Durante l’ipertermia si possono verificare danni al sistema nervoso irreversibili (paralisi al treno posteriore e tic nervosi). Si può arrivare alla morte del soggetto. La profilassi è tramite vaccinazione e successivi richiami.
- Herpes virus: eziologia: Herpesvirus. La trasmissione è per contatto o intrauterina. I sintomi: in forma neonatale quasi sempre letale; nei cuccioli si può manifestare diarrea, vomito, tracheite e sintomatologia nervosa. Nel cane adulto il sintomo più caratteristico è una laringo-tracheo-bronchite accompagnata da rinite. Esiste anche una forma genitale in entrambi i sessi. Non esiste una profilassi specifica. Ricorrere al veterinario per un trattamento terapeutico che riduce i sintomi e il rischio di sovra-infezioni batteriche.
- Epatite infettiva virale: è causata dall’ Adenovirus e la trasmissione avviene per contatto tramite mucose e cute infetta; l’incubazione va dai 3 ai 9 giorni circa. I sintomi sono: congiuntivite sierosa e iridociclite; tonsillite; comparsa di petecchie emorragiche sulla cute addominale; dolorabilità addominale e opacità della cornea dopo 1-3 settimane. Prevenzione tramite vaccinazione e richiami.
- Parvovirosi: l’agente eziologico è il Parvovirus. Questo è molto resistente nell’ambiente e altrettanto contagioso soprattutto per i cuccioli. I sintomi sono: gastroenterite emorragica, vomito, diarrea, perdita di peso e disidratazione, astenia e ipotermia. Esiste una forma che colpisce l’apparato cardio-circolatorio che il più delle volte risulta fatale. La prevenzione anche in questo caso avviene tramite un ciclo di vaccinazioni.
- Rabbia: l’agente eziologico si chiama Rhabdovirus e il contagio avviene tramite la saliva di un animale morsicatore e quindi cani infetti, volpi e anche pipistrelli.
La malattia può contagiare anche l’uomo.
I sintomi sono i seguenti: paralisi progressiva per interessamento del sistema nervoso; nella forma muta, il cane assume un atteggiamento apatico e depresso con paralisi della mandibola, delle corde vocali con conseguente incapacità di deglutire e bere.
Anche la scialorrea è un segno tipico di questa patologia. Nella forma acuta, furiosa compare una prima fase di estrema irrequietezza con forte salivazione e frequenti ululati.
Alla fine compare la paralisi più’ estesa con decesso dell’animale.
La prevenzione avviene tramite vaccinazioni e richiami. Negli uomini contagiati la somministrazione di immunoglobuline prima della comparsa dei primi sintomi può essere efficace per ridurre il rischio di n quadro patologico serio.
- Leptospirosi: la Leptospira è la causa. La trasmissione avviene per via orale e colpisce i cani e molte altre specie compreso l’uomo; il topo e il ratto sono i veicoli principali di tale patologia. I sintomi sono vari in base ai differenti livelli di gravità del quadro morboso. Nefrite, congiuntivite, gastrite e vomito, lieve paresi del treno posteriore, deficit cardio-circolatorio, ittero e a volte bronco-polmonite possono essere i sintomi più significativi. Il decorso è spesso letale. Profilassi: vaccinazioni per i ceppi più comuni da ripetersi regolarmente unite all’osservazione delle norme igieniche generali.
- Tosse dei canili: l’agente scatenante è l’Adenovirus che si propaga molto rapidamente nei canili e nelle pensioni con concentrazioni di cani elevate. La prevenzione si effettua anche in questo caso tramite le vaccinazioni e successivi richiami.
- Leishmaniosi: è causata da un protozoo parassita chiamato Leishmania.
Può colpire sia il cane che l’uomo.
Si trasmette attraverso la puntura dei flebotomi, insetti simili a piccole zanzare detti anche Pappataci.
La trasmissione diretta tra cani o tra cane e uomo è molto rara. I flebotomi agiscono soprattutto di sera dopo il tramonto. Il periodo di incubazione può durare da alcuni mesi fino ad alcuni anni.
La sintomatologia è parecchio variabile. Esistono forme asintomatiche. Nella forma clinica questa malattia è caratterizzata dalla presenza di forfora, perdita di pelo intorno agli occhi, sul naso e sulle orecchie, fino a ulcerazioni e noduli sul tartufo, labbra, palpebre e zampe, crescita abnorme delle unghie, dimagrimento, perdita di sangue dal naso, ingrossamento dei linfonodi e della milza, aumento della sete e della minzione fino all’insufficienza renale che è la causa principale del decesso del cane.
Profilassi: prodotti repellenti direttamente sulla cute (antiparassitari topici) o collari specifici(non per il cucciolo) che tengono lontani i pappataci. E’utile tenere il cane in casa nelle ore del tramonto e proteggere la cuccia con zanzariere. E’ molto importante un test da effettuarsi annualmente presso l’ambulatorio veterinario.
- Filariosi: è una malattia veicolata dalle zanzare, in particolare quella tigre. A seconda del parassita veicolato, la filariosi presenta una forma cutanea (Dirofilaria Repens) e una cardio-polmonare (Dirofilaria Immitis). La forma più grave è diffusa soprattutto al nord Italia, in tutta la pianura padana e nelle zone limitrofe ai grandi fiumi o laghi. Le larve del parassita entrano nel sistema circolatorio e, una volta diventati vermi adulti, si insediano nelle regioni del cuore e dei polmoni in maniera tanto massiccia che si può arrivare alla morte del cane per embolia polmonare e insufficienza cardiaca.
I sintomi premonitori sono: prurito intenso, inappetenza, astenia, tosse secca dopo esercizio fisico e anemia. Nel caso della forma cutanea, invece, le larve vanno a localizzarsi nel sottocute e la sintomatologia e i danni sono decisamente meno gravi.
La prevenzione consiste nell’eseguire un test di controllo periodico presso il vostro veterinario (Snap test 4dx) e proteggere per quanto possibile il cane dalle punture di zanzara tramite l’utilizzo di antiparassitari topici e zanzariere.
La terapia prevede l’utilizzo farmacologico.
Considerazioni
Con il ciclo di vaccinazioni pianificato dal medico veterinario, il cane risulta protetto dal maggior numero di queste patologie.
Per il resto è consigliabile adottare tutte le forme precauzionali e nel caso vi fosse il bisogno di eseguire delle terapie specifiche sarà compito del dottore fare il possibile per scongiurare la morte del vostro cane.
Per tutte le patologie parassitarie è opportuno seguire dei trattamenti periodici seguendo le prescrizioni del vostro veterinario.
E’ buona norma effettuare un trattamento con vermifugo (con annessa analisi su campione di feci) 5-7 giorni prima di ogni vaccinazione. Il trattamento terapeutico viene effettuato in base al tipo di parassita e agli organi colpiti.
Per quanto riguardala profilassi per i parassiti esterni (pulci, zecche, pidocchi) esistono validi soluzioni in commercio da somministrare al vostro cane nei periodi e nella metodologia consigliati
Esistono in commercio prodotti biologici.
Consultate: www.unionbio.it
Vi invitiamo a ispezionare periodicamente il pelo in particolar modo dietro le orecchie, sulla pancia e tra le dita dei piedi.
E’ preferibile non utilizzare i collari antiparassitari nei cuccioli giovani e quando in casa ci sono bambini molto piccoli per il rischio di intossicazioni.
Non utilizzate mai il prodotto antiparassitario del cane per il vostro gatto. Le diverse dosi e componenti potrebbero risultare addirittura letali per il vostro amico felino.