Bocconi avvelenati: una pratica fuorilegge

Molto diffusa in Italia è la distribuzione nei boschi e nei campi coltivati di bocconi avvelenati: una pratica fuorilegge.

Capita ancora che persone ignoranti e poco tolleranti verso gli animali decidano di distribuire esche avvelenate per poter letteralmente uccidere l’animale indesiderato, come la volpe, il lupo, il cinghiale e purtroppo anche il vostro cane, allo scopo di proteggere il proprio gregge, l’orto, per arginare il randagismo e sempre e comunque per mancanza di sensibilità e amore verso il prossimo.

Bocconi appetitosi di carne o lardo (polpette, salsicciotti, teste e colli di gallina, uova, frittate), ripieni di spilli o frammenti di vetro, ricchi di sostanze chimiche facilmente reperibili in commercio come topicidi, pesticidi, diserbanti, liquidi anticongelanti per vetture, oppure ripieni di veleni quali il cianuro o la stricnina importati senza problemi dall’estero anche via internet.

Ecco quali veleni più utilizzati:

  • Stricnina: si tratta di un pesticida molto potente utilizzato contro volpi e topi che si presenta come polvere bianca. Agisce sul sistema nervoso provocando uno stato di eccitazione rapido ed intenso che porta alla morte nel giro di pochi minuti. I sintomi compaiono dopo circa 30 minuti dall’assunzione e comprendono convulsioni, irrigidimento muscolare, pupille dilatate, salivazione abbondante e blocco del respiro. Se il vostro labrador ha ingerito un boccone avvelenato dovete somministrare, direttamente in gola, un cucchiaino di acqua ossigenata per ogni 5 Kg di peso: lo farà vomitare. Bisogna recarsi subito in clinica spiegando l’accaduto. L’antidoto normalmente prescritto è rappresentato da alcuni psicofarmaci, come il diazepam.
  • Veleno per topi: si presenta in varie forme come liquido blu, una cialda nera, una pasta rossa o granuli fucsia o blu. I rodenticidi agiscono inibendo la vitamina K essenziale per poter garantire la giusta coagulazione del sangue. Le conseguenze sono emorragie interne fino alla morte del soggetto. I sintomi includono sanguinamento dal naso, dalle orecchie, dalle gengive, forte debolezza, sete e mucose pallide. Il veleno per topi non agisce subito ma dopo circa 48 ore e a volte dopo settimane dall’ingestione e questo a volte risulta un problema in quanto non permette al padrone di ricordare prontamente la causa o la situazione in cui il proprio cane abbia potuto mangiare qualcosa di strano. Se il vostro amico ha appena ingerito il boccone procedete, come nel caso precedente, per procurargli il vomito. Correte immediatamente dal veterinario.
  • Veleno per lumache o metaldeide: si presenta sotto forma di granuli azzurro-verdi. I sintomi compaiono entro 2-3 ore e includono: tremore, convulsioni, rialzo della temperatura corporea, diarrea intensa e verdastra, mucose pallide e disturbi respiratori. Per questo veleno non esiste ancora un antidoto sicuro e si procederà con una lavanda gastrica eseguita dal medico veterinario.
  • Antigelo per vetture o glicole etilenico: è letale per il cane. Ha un ottimo sapore per cui l’animale ne è facilmente attratto. I primi sintomi compaiono dopo circa 30 minuti o 12 ore e sono: nausea, vomito, tremori e sete intensa. Nel giro di 12-24 ore si hanno i primi problemi respiratori e il battito cardiaco aumenta rapidamente. Dopo 24-72 ore compaiono le complicazioni renali, con disidratazione, alito con odore di urina, depressione fino a coma e successiva morte dell’animale. Esiste un antidoto specifico che il vostro veterinario potrà prontamente somministrare al vostro cane.

Oltre che per gli animali, questi veleni costituiscono un pericolo per la salute delle persone poichè, inquinando le falde acquifere, possono rientrare nel ciclo alimentare umano.

Per prevenire e contrastare il fenomeno, il Ministero della Salute dal 16 luglio 2016, ha pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n 165, la nuova Ordinanza ministeriale “Norme sul divieto di utilizzo e di detenzione di esche o di bocconi avvelenati”: “ai fini della tutela della salute pubblica, della salvaguardia e dell’incolumità delle persone, degli animali e dell’ambiente, è vietato a chiunque utilizzare in modo improprio, preparare, miscelare e abbandonare esche e bocconi avvelenati o contenenti sostanze nocive o tossiche, compresi vetri, plastiche e metalli o materiale esplodente, che possono causare intossicazione o lesioni o la morte del soggetto che li ingerisce”.

Avvelenare un animale è quindi un reato, regolamentato dal codice penale art. 544-bis che punisce con il carcere l’uccisione di animali per crudeltà e senza necessità. Anche se l’animale si salva, a causa delle forti sofferenze inflitte, si configura comunque il reato di maltrattamento art. 544-ter, punibile con la reclusione sino a 18 mesi. Se invece il soggetto non solo soffre ma, come spesso avviene, muore solo dopo lunga agonia, si avrà maltrattamento aggravamento e la pena sarà aumentata.

E’ sempre necessaria l’autopsia nel caso di morte dell’animale, per poi procedere alla denuncia presso l’Autorità Giudiziaria.

Cosa fare: è importante sapere che ogni volta che passeggiate con il vostro labrador il pericolo è dietro l’angolo.

Seguire con lo sguardo il proprio amico e aguzzare la vista per analizzare il tracciato è molto importante.

L’educazione a non mangiare cibo trovato per strada o offerto da estranei e non abbeverarsi in pozze o cisterne è fondamentale per prevenire problemi seri.

Nel caso si identifichino esche per animali dovrete contattare immediatamente il Comune che provvederà a porre un avviso a tutti i cittadini di sospetto avvelenamento dell’area e farà intervenire  le autorità competenti, quali l’ASL, USL, ATS (in base alle diverse regioni), che provvederanno a bonificare la zona e porre i cartelli di presenza di pericolo.

Note

Sperando in generazioni di persone sempre più sensibili ed educate ad una convivenza civile con il resto degli animali e sempre meno convinte di essere i dominatori indiscussi di questo mondo, vi auguriamo delle belle e spensierate passeggiate con il vostro labrador, alla scoperta delle sensazioni che solo questa meravigliosa e leale natura ci può regalare.