Insegnamenti importanti
Iter educativo: insegnamenti importanti.
Il modo in cui il nostro labrador impara è l’apprendimento per condizionamento.
Il cane impara che dopo la nostra parola deve adottare un determinato comportamento per poter ricevere un premio.
Il labrador è capace di riconoscere ed associare più di 200 parole ai relativi oggetti o comandi.
La vostra postura in fase di comando è fondamentale.
Il labrador è capace di leggere il vostro non verbale e di associarlo al verbale in maniera precisa e stupefacente.
Un “no” mentre ridete, un comando mentre state accovacciati, destabilizzerebbero il cane che perderebbe dei punti di riferimento importanti.
Ricordatevi che il cane vi vede come “conspecifici”, quindi vi percepisce come se foste canidi. L’atteggiamento pacato, rituale, chiaro e semplice porterà ad una comunicazione adeguata.
Il cane ha il bisogno di avere un “capo-branco”, un punto di riferimento forte e stabile.
E’ fondamentale che il cucciolo fin da subito trovi il suo posto in una gerarchia: sta a voi decidere il momento del gioco, delle coccole, della passeggiata, della pappa e il posto dove lui possa dormire, che non dovrà mai essere sul divano o sul vostro letto (il capo dorme in posizione più elevata all’interno del branco).
La vostra coerenza porterà il cane a percepire il vostro stato d’animo in assenza di parole e ad adottare comportamenti che vi faranno capire perché il labrador è considerato uno dei cani più intelligenti e sensibili al mondo.
IL COMANDO DEL RICHIAMO
E’ il primo comando a cui qualsiasi cane deve imparare a rispondere.
Esso sente il suo nome o il fischio e accorre.
Fin dal primo momento chiamatelo solo quando è necessario; usate un nome corto e chiaro; premiatelo al suo arrivo anche se ha tardato ad obbedire.
Un buon metodo è quello di nascondersi senza perderlo di vista e chiamarlo prontamente non appena lo vedete cercarvi smarrito.
Accoglietelo con allegria e giochi tanto quanto sarà pronta la sua risposta al richiamo. Più sarà piacevole ritrovarvi, prima imparerà ad obbedirvi.
Ricordatevi: non inseguitelo mai quando si allontana e non sgridatelo mai quando vi raggiunge anche se ha da poco combinato una marachella.
La sua rudimentale e istintiva conclusione sarebbe: “sono arrivato, mi ha punito, meglio non fidarsi e tenersi sempre alla giusta distanza”.
In situazioni in cui il vostro cucciolo sembra non sentirvi (incontro con altri cani) portate molta pazienza e allora evitate di continuare a chiamarlo. Avvicinatevi lentamente, mettetegli il guinzaglio e invitatelo a seguirvi con allegria.
Per l’addestramento è consigliabile le prime volte scegliere luoghi sicuri e lontani da situazioni incontrollabili.
IL COMANDO DEL SEDUTO
La tecnica più valida è quella di fare assumere la posizione di seduto con l’aiuto di un croccantino tenuto in mano. Fate vedere e annusare il croccantino al cane, avvicinateglielo al muso ma, quando raggiungete una distanza di pochi centimetri, alzatelo e fatelo passare sulla testa del cane. Lui, nel tentativo di prenderlo, indietreggerà e assumerà da solo la posizione di seduto. A questo punto lodatelo e offritegli il premio.
Se il vostro cucciolo è piuttosto esuberante potete esercitare una leggera spinta verso il basso con la mano appoggiata sul dorso del cane vicino alla coda, prima di premiarlo.
Questo è un insegnamento importante quando si porta il cane in luoghi pubblici o per facilitarne la manipolazione e l’ispezione corporea.
IL COMANDO DEL FERMO
Una volta che il cane ha imparato il comando del seduto, un importante passo successivo è l’apprendimento di questo comando, il quale presuppone che il vostro labrador mantenga la sua posizione (seduta, sdraiato, in piedi) fino a che non lo lasciate libero di riprendere a muoversi.
Senza questa abilità nel momento in cui chiederete al cane di stare seduto, lo farà solo temporaneamente e sarà pronto a scattare al minimo stimolo o distrazione.
Il metodo è il seguente: rifate gli esercizi del “seduto” e invece di offrire immediatamente la ricompensa aspettate che mantenga la posizione per più secondi e progressivamente per periodi più lunghi e solo allora ricompensatelo.
Una buona tecnica è anche quella di porre la vostra mano aperta in direzione del cane e pronunciare la parola “resta” mentre dolcemente vi allontanate da lui.
Se il cane si muove quando siamo fuori dalla sua vista, vuol dire che avete chiesto troppo e forse con troppa rapidità. Con molta pazienza bisognerà ricominciare da capo, ma i risultati arriveranno e saranno una bella conquista.
Il comando del “libero” o “vai” dovrà essere pronunciato con voce decisa e seguito da una ricompensa.
Lodate il cane a lungo coinvolgendolo in giochi divertenti per premiarlo che ha avuto pazienza nello stare fermo.
Ricordate: il cane è lo specchio del padrone.
Difficilmente un cane definito “una peste” è nato così. Un cane adulto ben educato porta ad avere cuccioli che per imitazione saranno portati alle buone maniere.
IL RIPORTO
Il suo innato istinto al riporto lo noterete fin da subito quando il cucciolo cercherà di allettarvi continuamente al lancio di legni o altri oggetti (Non fatelo mai con i sassi che potrebbero danneggiare i denti).
Se il vostro desiderio sarà quello di portarlo a caccia con voi, il riporto diventerà il suo lavoro e quindi sarà necessario un addestramento individuale professionale da recupero sia a terra che in acqua.
Nel caso contrario il riporto rimarrà un gioco e un buon allenamento.
IL NUOTO
Per abituare i labrador all’acqua non vi sono particolari problemi: una volta completate le vaccinazioni, i cuccioli possono essere portati sulle sponde di acque tranquille e lasciati giocare liberamente.
L’attrazione per questo elemento sembra essere così forte da dover, per contro, insegnare in seguito a non gettarsi in qualsiasi corso d’acqua, pozza o lago senza il vostro permesso (Attenzione alle piscine interrate senza scale incastonate: il cane potrebbe entrare tuffandosi, ma non riuscire ad uscire e quindi morire!!).
Per i cuccioli più timidi potete lanciare in acqua un legno o oggetti specifici chiamati riportini, così da sfruttare sia il loro istinto al riporto che il legame innato con l’acqua.
Gratificate sempre il cane dopo che ha svolto l’attività che vi siete prefissata di fargli svolgere.
Esistono corsi di salvataggio in acqua professionali dove il labrador risulta un lavoratore coraggioso e instancabile. www.scuolacanisalvataggio.it
IL GUINZAGLIO
Fino ai cinque mesi il cucciolo dovrà avere tutta la libertà necessaria per giocare in casa e in giardino, ad eccezione di pochi minuti di pratica al guinzaglio, con cui dovrebbe imparare a non tirare e a passeggiare vicino a voi.
Le prime passeggiate dopo i cinque mesi devono essere brevi e al guinzaglio.
Dopo una settimana dal suo arrivo potrete mettergli un collare leggero e morbido di cuoio.
Per i labrador adulti sconsigliamo le pettorine a imbragatura, potrebbero rovinare le spalle soprattutto in esemplari molto robusti e non vi consentirebbero un controllo sicuro.
Se si opta per la pettorina vi consigliamo quella ad H tipo Julius K9, che non ostacola le articolazioni durante il movimento.
Per i soggetti più indisciplinati si può pensare all’acquisto della stessa imbragature con anello anteriore, che consente un migliore controllo.
Negli esemplari più esuberanti potreste avere bisogno del collare a catena, ma non sceglietene una con le maglie troppo sottili che potrebbero fare male in caso il cane tirasse con troppa energia.
Dato che i primi mesi il cucciolo viene lasciato abbastanza libero, non c’è da aspettarsi che diventi disciplinato di colpo solo perché un po’ cresciuto, anzi!!
Sarà necessario un buon addestramento quotidiano e a piccole dosi per avere ottimi risultati in futuro.
Per abituarlo al guinzaglio potete lasciarglielo agganciato al collare in maniera che lui ci giochi.
Inizialmente usate un guinzaglio e un collare leggeri e preparatevi a correre ovunque vada il cucciolo.
L’idea è quella di non farlo sentire costretto e tirato da una parte all’altra.
Quando vi accorgerete che dopo qualche giorno non è più preoccupato, cominciate a tirare il guinzaglio leggermente mentre lo chiamate e allontanatevi camminando.
Passate oltre il cane, cosicchè il vostro movimento svelto attiri la sua attenzione e non venga malinterpretato per un tentativo di trascinamento.
Chiamatelo e lodatelo: potrete farlo contento con un pezzetto di cibo, un biscottino e una carezza sotto il muso.
Strattonare il cane non gli insegna a non tirare!!
La cosa più impegnativa in queste prime fasi è cercare di tenere il guinzaglio lento.
I movimenti bruschi hanno un effetto controproducente e un labrador adulto che arriva a pesare 35 kg può trascinare il proprio padrone con una forza incredibile.
L’insegnamento farà capire al cane che si deve muovere alla vostra sinistra e non davanti o dietro. Se tende ad andare avanti, tirate leggermente e andate nella direzione opposta.
Quando oppone resistenza e rimane indietro, fermatevi e ripartite un piccolo tiro al guinzaglio.
Se il cucciolo si muove troppo velocemente accanto a voi, andate avanti formando un cerchio e con leggeri tiri riportatelo in posizione corretta.
Quando si muove troppo vicino a voi, formate un cerchio e urtate leggermente il suo naso con la vostra gamba mentre camminate intorno.
La cosa importante da capire è che il guinzaglio non è un attrezzo da usare con forza, perché comunque il cane vincerebbe sempre.
Usate un secco “no” se il cucciolo scappa mentre tirate il guinzaglio e lodatelo se reagisce bene.
La tendenza è quella di rallentare e aspettare il cucciolo, ma la cosa migliore è cambiare senso di marcia e camminare senza dare troppo tempo al cucciolo di ribellarsi.
Tecnicamente il metodo di impartire comandi e premiare il cane viene chiamato “comando con rinforzo positivo”.
Con il labrador è molto facile adottare questo registro in quanto molto vorace e quindi non vedrà l’ora di compiacervi per ricevere la sua amata pappa.
Scegliendo un luogo sicuro, anche senza l’utilizzo del guinzaglio, potete educare il vostro cucciolo a stare al passo e sulla vostra sinistra impugnando una manciata di croccantini, tenendo il pugno basso e parallelo alla vostra coscia e ponendogli a terra uno dei premi ad intervalli. Lui seguirà il vostro pugno che emana profumo, percorrendo vicino a voi tutto il vostro tragitto per essere ricompensato ad ogni “step”.
Vi consigliamo di cominciare con percorsi regolari fino ad arrivare anche a cambi repentini di direzione per catturare l’attenzione del cucciolo e testare la sua attenzione.
I croccantini premio dovranno essere molto piccoli.
Il labrador tende ad ingrassare e quindi si dovrà tenere conto che le calorie dei premi si vanno ad aggiungere a quelli dei pasti.
Quando il cucciolo si sarà abituato al guinzaglio portatelo ovunque in città, nella confusione, al parco.
La sicurezza in un cucciolo si sviluppa quando impara ad avere fiducia nei suoi sensi e quando prova nuove esperienze. Fatelo socializzare presto con altri bambini e altri cani da cui riceverà nuovi insegnamenti e regole.
Ricordatevi che il cucciolo fatica a scendere e salire le scale!!
E’ un esercizio che è meglio fargli eseguire quando è più grande e ha raggiunto la giusta maturazione ossea (non prima dei 10 mesi).
Si scongiurerà così anche il rischio di displasie dell’ anca e del gomito.
Per concludere, capendo che a volte il tempo non sarà sempre dalla vostra parte, vi consigliamo di affidarvi ad esperti addestratori che possono dare lezioni al vostro cucciolo anche a domicilio e donarvi preziosi consigli.
Ricordatevi che il labrador ha bisogno anche di fare una bella corsa e di giocare e quindi di essere libero dal guinzaglio almeno per mezz’ora sulle due ore minime giornaliere di passeggiata.
Il labrador sarà a tutti gli effetti un altro figlio, da accudire, amare ed educare secondo il vostri ideali e le sue inclinazioni.