Il veterinario giusto

Il veterinario giusto e la sua scelta: criteri fondamentali.

La scelta del veterinario ideale non è una cosa semplice e non dovrebbe essere motivata esclusivamente dalla vicinanza o dal consiglio di altri.

Di seguito piccoli suggerimenti che potranno di sicuro esservi di aiuto per scegliere con cura il vostro veterinario:

  • accertatevi che il medico in questione sia un professionista e che sia regolarmente iscritto all’albo professionale provinciale. Un modo semplice per saperlo è osservare il timbro che per legge deve avere il numero di riferimento d’iscrizione. Oppure consultate il sito di ricerca iscritti (www.fnovi.it). Anche gli assistenti infermieri dovranno dimostrarsi altamente preparati e competenti.
  • La prima visita sarà fondamentale per capire se si tratta del medico che fa per voi. Cortesia, affidabilità, disponibilità all’ascolto, professionalità e senso di amore per l’animale sono requisiti fondamentali. Il veterinario dovrà controllare: numero del microchip, occhi, orecchie, parametri vitali, libretto sanitario e allevamento d’origine. L’interessamento per l’alimentazione in corso è fondamentale.
  • Un professionista serio sarà in grado di fornirvi documentazione scritta con le principali indicazioni sull’alimentazione, le vaccinazioni e gli obblighi legali connessi alle detenzione del cane.
  • A prescindere dalle dimensioni della struttura, un punto vitale è la pulizia degli ambienti. Non dovranno essere polverosi, sporchi e con cattivi odori. Il tavolo di visita dovrà essere in acciaio, sempre pulito e non presentare tracce delle visite precedenti (peli, escrementi). Gli strumenti (termometri, pinze) dovranno essere riproposti imbustati a seguito della precedente disinfezione e sterilizzazione.
  • Accertatevi che l’ambulatorio possa offrire un servizio di pronto soccorso diretto o in affiliazione con cliniche aperte 24 ore su 24 nelle vicinanze, che presentino attrezzatura specialistica anche per interventi chirurgici d’ urgenza.
  • Controllate che la reperibilità del medico sia il più ampia possibile, anche durante le ore notturne.
  • Il medico dovrà essere disponibile a mostrarvi i tariffari in uso per la visita semplice e quella fuori orario d’urgenza. Diffidate di quei dottori che sponsorizzano le marche di determinati alimenti o prodotti farmaceutici. Le sale d’ aspetto dovrebbero essere il più neutrali possibili e non piene di espositori pubblicitari e confezioni prova di cibo dietetico o ipoallergenico di aziende famose.
  • Non affidatevi a veterinari che prescrivono farmaci con troppa leggerezza e radiografie o ecografie a scopo preventivo. Le lastre ufficiali per la displasia vengono eseguito al compimento del primo anno di età, sempre che non vi siano segni patologici evidenti. Ricordate che non esiste finora la sanità per i cani e che tutto è a pagamento e quindi un business di proporzioni esagerate. I problemi metabolici non potranno essere risolti esclusivamente con il passaggio ad  “cibo light” ma con cure mirate a seguito di accertamenti specifici.
  • Una buona struttura dovrebbe proporre, parallelamente alla medicina tradizionale, cure alternative: agopuntura per i cani, omeopatia, fisioterapia, psicoterapia comportamentale e alimentazione secondo natura.
  • Un buon medico dovrà essere disponibile anche per visite a domicilio.
  • Compatibilità di carattere: anche questo fattore è da prendere in considerazione. Il rapporto che si creerà dovrà essere di stima reciproca e vara e propria empatia, poichè nelle sue mani si metterà la vita di un cucciolo o di una cane adulto che fa parte della vostra vita, di voi.

CHI E’ IL VETERINARIO COMPORTAMENTALISTA E COSA PUO’ FARE PER IL VOSTRO CANE

Il veterinario comportamentalista o comportamentista è un medico veterinario specializzato sul comportamento dei cani e gatti.

La visita presso il suo ambulatorio è consigliabile in presenza di comportamenti deviati quali l’aggressività, la difficoltà di comunicazione o relazione, il rifiuto ad obbedire oltre a fobie e ansie.

La medicina comportamentale nasce in Texas nel 1995 e oggi è una disciplina riconosciuta a tutti gli effetti, anche se non esiste una laura specifica ma solo corsi formativi e di aggiornamento.

La visita dovrebbe avvenire non solo in ambulatorio, ma successivamente a domicilio, per poter creare la giusta situazione emozionale per  il cane. Diffidate degli appuntamenti fugaci e superficiali.

La valutazione psichica del soggetto permette di stabilire se è un problema di gestione e quindi un errato iter educativo tra cane e padrone oppure di relazione e quindi di natura clinica, patologica e di fatto con attenzione stabilire la giusta terapia sia farmacologica che disciplinare.

DIFFERENZA TRA VETERINARIO COMPORTAMENTALISTA E EDUCATORE CINOFILO

L’educatore risolve i problemi di cattiva o assente educazione da parte del veterinario, mentre quando il problema può essere legato ad un disturbo clinico (es. incontinenza, gravidanza isterica) oppure ad un disturbo comportamentale patologico (es. eccessivo attaccamento, irrequietezza ansiosa) è il caso di rivolgersi al medico.

OSSERVAZIONI

Non sono sufficienti una laurea o una qualifica professionale per decretare che un medico sia un buon specialista.

Occorre molta esperienza sul campo. Molti prescrivono farmaci (normalmente Melatonina associato a farmaci omeopatici nelle migliori delle ipotesi) in maniera scriteriata, mentre per un approccio professionale è indispensabile la conoscenza del cane e dell’ambiente che lo circonda.

Un buon dottore dovrà essere anche uno psicologo, con forte empatia per gli animali e nel caso specifico per il vostro labrador.

Ripetiamo che la sanità gratuita per i cani non esiste in Italia e quindi è necessaria prudenza e una buona conoscenza della struttura e dei personaggi che gravitano attorno al sistema delle visite, della diagnosi e delle cure successive, per non incorrere in prescrizioni selvagge, inutili e costose.

E’ molto facile incontrare educatori cinofili che dopo una frettolosa visione del soggetto, indirizzano in automatico il cane verso il medico comportamentalista, magari suo amico, per poi successivamente riprenderselo ai corsi di apprendimento in struttura.

Il labrador, soprattutto se è ancora cucciolo, potrebbe manifestare irrequietezza, mancanza di attenzione e iperattività dovuti esclusivamente alla sua innata esuberanza e curiosità.

Imparate a conoscere bene il vostro amico, abbiate tanta pazienza, aspettate che diventi adulto senza ansia ed eccessive aspettative, prima di farlo cadere nelle mani sbagliate.

Il labrador per natura saprà un giorno gratificarvi meravigliosamente per tutti gli sforzi fatti per lui.