Il cane in barca: il labrador un marinaio provetto

Utili consigli e precauzioni da seguire per portare il cane in barca: il labrador un marinaio provetto.

Questo articolo è dedicato a chi ha la passione della barca e ha il desiderio di condividerla con il proprio labrador.

Il Labrador Retriever come noto possiede un’attitudine naturale al nuoto e una passione profonda per l’acqua (vedi approfondimento-educazione “Il labrador e l’acqua”) e per queste ragioni risulta un compagno ideale per i viaggi in barca.

E’ comunque fondamentale prendere precauzioni ed informarsi anticipatamente, per garantire sicurezza al tuo amico e agli altri.

Alcuni consigli

  • Verifica che il tuo labrador sappia nuotare bene. L’approccio all’acqua dovrà essere graduale fino a capire che il cane è in grado, dopo un buon addestramento e tanta pazienza, di poter fronteggiare il mare mosso, le onde, la corrente avversa in caso di caduta o tuffo in acqua.
  • Insegnare i comandi di base. E’ fondamentale che obbedisca agli ordini del “seduto” e del “fermo”per poterlo bloccare quando sta cercando di tuffarsi o bere acqua e dovresti insegnargli anche quelli del “sali a bordo” e “sbarca”, in modo che possa seguirti senza problemi.
  • Addestralo ad usare il bagno. Soprattutto il cucciolo potrebbe risultare restio a fare i bisogni in un luogo estraneo ed instabile. Potrebbe recarsi in spazi dove non vuoi che vada. Dovresti collocare sulla barca dell’erba sintetica, un tappetino assorbente o una zolla d’erba naturale. Valuta di addestrarlo a fare i bisogni sulla piattaforma della barca in modo da poter lavare la zona con la doccetta di poppa. Le feci dovranno comunque essere raccolte in un sacchettino e smaltite al porto (Ordinanza aggiornata nel 2013 emanata dal Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, art.2 comma 2 punto 4, con multe da 25 fino a 500 euro in base al comune).
  • Fai conoscere l’imbarcazione in maniera graduale. Tieni ormeggiata la barca al molo, accendi il motore, in modo che inizi ad abituarsi al rumore e comincia con lui l’ispezione. Successivamente potrai fare brevi giretti e progressivamente aumentare la lunghezza del percorso. Fare tragitti corti è anche l’occasione per valutare se il cane soffre di cinetosi (mal di mare) e in tal caso premunirsi di farmaci specifici.
  • Insegnare a tornare sulla barca. Devi preparare un piano di addestramento di risalita a bordo nel caso di caduta o tuffo in acqua. Quando sei ancora al molo, abitualo ad avvicinarsi alla scaletta o alla piattaforma posteriore. Esistono in commercio rampe di risalita pieghevoli per imbarcazioni a norma internazionale.
  • Con te sempre un kit di pronto soccorso. Disinfettanti, bende, garze, creme solari (spray inodore con fattore di protezione 15 sono perfette), pomate antibiotiche, cortisonici, farmaci contro la cinetosi e la museruola. Porta con te sempre il libretto sanitario del cane.
  • Non dimenticare di mettere la targhetta identificativa al cane. Importante che il cane risulti facilmente identificabile (targhetta identificativa, microchip) e che tu sia rintracciabile tramite numero di cellulare (targhetta identificativa applicata al collare del cane). Sull’ imbarcazione è un’ottima idea affiggere un segnale di “cane a bordo”.
  • Acquista il giubbotto di salvataggio per cani. Puoi trovarlo anche nei centri nautici. Fallo provare al cane in maniera da scegliere la taglia giusta. Ricorda che i guinzagli che vanno legati al collo possono essere molto pericolosi in barca: le onde possono sbattere l’animale da un capo all’altro della barca, mettendo molta pressione al collo. La pettorina è sempre la più adatta: assicurarsi che sia dotata di maniglione, utile in caso si debba sollevare di peso il cane.
  • Evita che il cane si surriscaldi. Crea un area ombreggiata o usa la cabina come punto di refrigerio. Assicurati che abbia a disposizione acqua fresca. Bagna spesso il corpo del cane con acqua dolce (risciacqua sempre a fine gita il mantello). Per limitare la quantità di acqua che viene versata, prendi una ciotola grande e riempila a metà. Pozzanghere sul pavimento possono provocare incidenti anche seri. Consigliamo spray solari per proteggere il cane dalle ustioni (orecchie, zampe).
  • Tieni a bordo dei tappeti. Tappetini assorbenti per il bagno, ma anche per creare zone antiscivolo. Spesso il legno o la lamiera dei camminamenti a bordo possono surriscaldarsi e la presenza di tappeti possono proteggere le zampe del tuo labrador. In alternativa esistono in commercio calzature per cani specifiche.
  • Non perdere di vista il tuo cane. A volte è necessario tenerlo legato in maniera che non possa avventurarsi troppo lontano dal tuo sguardo. Dagli il comando di “fermarsi” o “sedersi” se hai l’impressione che voglia bere acqua all’esterno. I laghi, i fiumi (acqua contaminata) e l’acqua salata del mare potrebbero non fare bene al cane.
  • Rispetta le normative. Non esistono in Italia normative specifiche che regolamentano il modo di tenere il cane sulla propria barca. E’ bene tenersi aggiornati sui regolamenti nei paesi stranieri, dove spesso vi sono limitazioni sul numero di cani che possono viaggiare sulla barca. Consigliamo di stipulare un’assicurazione che possa tutelare il cane, il padrone e terzi.

 

Dedichiamo questo articolo alla fantastica famiglia ligure che adottando un nostro cucciolo ha ritrovato un’ armonia meravigliosa e tanta gioia.

Pensiamo, senza alcun dubbio, che anche questa avventura condivisa con questo meraviglioso cane possa darvi grandi soddisfazioni e felicità.

Allora buon viaggio!!