Salute

Forfora nel Labrador: cause e rimedi

Problemi cutanei del vostro labrador retriever. Forfora nel cane: cause e rimedi

La forfora può colpire anche il vostro pelosone come accade notoriamente per l’uomo.

La presenza di piccoli elementi a fiocchi lattiginosi non deve farvi preoccupare, ma soltanto porre l’attenzione sulle possibili cause, il più delle volte trattabili con semplici rimedi.

La forfora è una condizione comune che generalmente crea solo qualche disagio dal punto di vista estetico.

Le motivazioni che possono causare questa condizione sono molteplici: è importante individuare con calma quella giusta per poter avviare l’eventuale cura e scegliere il giusto rimedio.

CAUSE

  • Allergia: una delle motivazioni principali della presenza della forfora può essere di natura alimentare, parassitaria o da contatto con allergeni presenti nell’aria o sostanze chimiche irritanti con cui il cane viene in contatto. In genere alla semplice desquamazione cutanea si associano prurito intenso, abrasioni, perdita di pelo a chiazze e senso di debolezza o malavoglia.
  • Ambiente: i labrador sono generalmente predisposti alla comparsa di forfora in quanto patiscono i cambi climatici. Gli ambienti troppo caldi o troppo freddi sono nemici della cute del cane. Le zone a clima molto asciutto, in particolare agiscono sulla cute seccandola in modo evidente.
  • Igiene: lavare troppo o troppo poco il vostro cane soprattutto con prodotti di scarsa qualità oppure molto aggressivi potrebbero favorire la comparsa della forfora e irritazioni anche gravi.
  • Alimentazione: una carenza alimentare, soprattutto di omega 3, influisce sulla salute delle pelle come una scarsa idratazione. Il cibo di alta qualità, senza additivi, con pochi carboidrati, non Ogm e una bella ciotola di acqua fresca devono essere gli elementi fondamentali per il benessere del vostro amico.
  • Parassiti: alcune infezioni possono favorire la desquamazione cutanea.Le più frequenti sono causate da funghi o batteri che possono produrre pustole e croste. Anche l’acaro Cheyletiella favorisce questa condizione, producendo una sorta di “forfora in movimento”, ovvero piccole scaglie che si muovono tra il pelo del cane.
  • Patologie: la Leishmaniosi facilita la perdita del pelo e la formazione intensa di forfora. La sintomatologia correlata in questo caso è molto più grave e complessa ed è bene una valutazione accurata da parte del veterinario.
  • Stress: quando il cane è in stress tende a grattarsi in modo vigoroso, ma anche a leccarsi con foga fino a strapparsi il pelo o irritare la pelle. L’infiammazione tende a seccare la cute e da qui la forfora. Il cucciolo in momenti delicati, quali l’abbandono della mamma e dei fratellini, l’ingresso nella nuova famiglia, la dose eccessiva di nuove attenzioni, il cambio di temperatura della nuova dimora, il posizionamento del collarino, il viaggio in macchina, potrebbero procurargli una situazione di ansia e stress.
  • Cambio stagionale del pelo: la muta che normalmente avviene in autunno ed in primavera può causare una leggera desquamazione dovuta anche dall’azione di spazzolatura da parte dell’uomo. Questa indispensabile manovra, apparentemente innocua, può urtare la sensibilità del vostro dolce labrador, causandogli un po’ di stress.

RIMEDI

La cura per combattere la forfora dipende ovviamente dalla causa scatenante: è molto importante chiedere il supporto dell’allevatore e del medico veterinario, che potranno consigliare la strategia migliore per una soluzione immediata.

Vi sarà suggerita una dieta più equilibrata e una più corretta idratazione in caso di errori alimentari o condizioni climatiche che possano suggerire una perdita importante di sali minerali, quindi prodotti specifici in caso di accertate allergie e rispettosi del ph, qualora i lavaggi fossero troppo frequenti o quasi assenti.

Un umidificatore potrebbe migliorare il microclima dell’ambiente casalingo e spazzolare di frequente il pelo stimolerà le cellule della cute, eliminando nel contempo pelo e pelle vecchia.

Il veterinario potrà prescrivere farmaci adatti a combattere le infezioni cutanee, i funghi e gli acari suggerendovi di igienizzare anche la zona dove il cane dorme.

 

Rimedi naturali da noi consigliati sono: olio di fegato di merluzzo o olio di pesce più in generale da aggiungere alla razione giornaliera, aloe vera in gel con cui massaggiare la cute e le zone irritate, succo di limone e olio di oliva che nutrono in profondità, aceto di sidro di mele tramite frizioni per stimolare la micro-circolazione e detergere in profondità la cute, olio di cocco bio per massaggi gradevolie lenitivi, con successivo risciacquo.

Evitate di lavare i pavimenti con detersivi troppo aggressivi e comunque accertarsi del corretto risciacquo finale.

I cuccioli tendono ad assaggiare tutto, vi consigliamo di non lasciare per casa flaconi con sostanze chimiche.

Anche il solo contatto cutaneo con alcuni tipi di piante, presenti nel vostro giardino o in casa, potrebbero causare irritazioni e addirittura avvelenamenti. Vi preghiamo di consultare l’articolo su Approfondimenti- Salute- Alimenti e piante tossiche.

CONCLUSIONI

Consigliamo la buona osservazione del vostro labrador: i cambiamenti di umore e abitudini, la lucentezza del pelo, le punture di insetti, l’appetito e la consistenza delle feci.

Ogni variazione in questo meraviglioso cane, che risulta essere molto abitudinario e costante, non vi sfuggirà se con lui avrete instaurato un rapporto vero, di fiducie ed empatia.

..buona vita assieme al vostro fidato ed unico amico!!

Obesità nel Labrador: una vera patologia

Un problema da non sottovalutare fin dal momento in cui il cucciolo entra a far parte della nuova famiglia.

Obesità: una vera patologia per il cane.

Cause di un aumento di peso patologico

L’ obesità è un problema complesso e non può essere trattato semplicemente considerando il risultato della sovralimentazione o gli errori commessi dal padrone.

E’ a tutti gli effetti una malattia multifattoriale di cui le cause possono essere suddivise in 3 categorie principali:

  • Fattori organici: diabete mellito, disturbi tiroidei, iperadrenocorticismo, castrazione e sterilizzazione, età del cane
  • Disordini comportamentali: depressione, stress, paura, shock, traumi, iperattività, sindrome da abbandono.
  • Fattori ambientali: stile di vita del proprietario.

L’ obesità accorcia la vita

L’ obesità influenza negativamente la qualità di vita in tempi molto brevi ed è considerata un fattore predisponente di numerose patologie:

  • Diabete
  • Abbassamento dell ‘efficacia del sistema immunitario
  • Problemi cardio-vascolari e respiratori
  • Piaghe da decubito e dermatiti
  • Difficoltà digestive
  • Osteoartrite

Alcuni consigli pratici su come comportarsi

  • Il proprietario è tenuto a fissare le dosi e i tempi di somministrazione del cibo
  • La ciotola del cane deve essere lasciata a disposizione per un periodo di pochi minuti (max 5/10′)
  • Il cane deve poter mangiare solo e mai disturbato
  • Il cane non deve mai essere nutrito a forza
  • Il padrone deve attenersi alle regole fissate assieme all’ allevatore: mai somministrare del cibo dalla propria tavola, mai far mangiare il cane fuoripasto, se non nei momenti stabiliti o in fase di addestramento, mai cambiare il tipo di cibo troppo rapidamente e soprattutto con alimenti più scadenti e infine evitare il fai da te, specialmente nel caso si desideri seguire una dieta alternativa come quella Barf.
  • Praticare assieme al proprio cane un ‘attività fisica costante.
  • Rivolgersi ad uno specialista nutrizionista o comportamentista.
  • Prima di acquistare un cucciolo, informarsi e documentarsi sui cibi adatti al cane e soprattutto sulle sostanze nocive e pericolose per la sua salute.

Curiosità

Esistono razze più disposte all’obesità e tra queste vi è proprio quella del Labrador Retriever.

Una mutazione genetica del gene POMC potrebbe essere la causa della sua insaziabilità e voracità.

Come per tutti i carnivori opportunisti (Canis lupus familiaris) è sempre preferibile una dieta che associ alle comode, valide e testate crocchette, un’ alimentazione naturale fresca.

Cibi privi di farine, appetizzanti artificiali, additivi chimici come carni crude di manzo, vitello, pollame, interiora di capra, ossa e cartilagini bovine, contribuiscono in maniera considerevole al raggiungimento di un equilibrio non solo fisico, ma anche psicologico del vostro stupendo labrador.

Approfondimento su un tema molto importante. Facciamo chiarezza: displasia e false credenze

La displasia HD/ED (anca e gomito) non è da considerarsi un tipo di patologia completamente di base genetica.

La sua evoluzione durante lo sviluppo del cucciolo è di tipo multifattoriale e può coinvolgere la crescita articolare di alcuni piccoli anche con genitori, nonni e bisnonni controllati ufficialmente dalle centrali di lettura FSA o Celemasche.

Facciamo chiarezza: diplasia e false credenze

La componente ereditaria “poligenica recessiva” risulta oscillare tra il 15% e il 20%, mentre i fattori ambientali e nutrizionali arrivano al 80/85%.

Un allevatore è in regola quando accoppia soggetti ammessi alla riproduzione con certificazione ufficiale riportata sul pedigree con lettura ufficiale FSA o Celemasche.

E’ necessario comprendere che nessun allevatore può garantire che un cucciolo di 2 mesi, nonostante sia figlio di soggetti certificati esenti dalla displasia, non presenti la patologia.

Non è assolutamente provato scientificamente che genitori di grado A diano soggetti più sani di genitori di grado C.

Una patologia si definisce esclusivamente genetica solo quando viene trasmessa per il 100% dai genitori, come accade per altre malattie per cui si eseguono sempre i test sul DNA dei genitori.

Fattori ambientali e nutrizionali

Con il termine ambientale si intende una corretta gestione del cucciolo e per fattori nutrizionali un dieta corretta e un controllo preciso del peso.

Come ridurre i rischi di displasia del cucciolo

  • Il cucciolo fino a 6 mesi non dovrà fare le scale, scendere e salire dal divano, saltare dai tronchi e dai dislivelli durante le passeggiate, salire o scendere dalla macchina da solo. Sarà sempre il caso di prenderlo in braccio durante i primi mesi.
  • Il cucciolo non dovrà correre su pavimenti scivolosi. Fate attenzione alle superfici bagnate, asciugate bene le zampe del piccolo al ritorno dalla passeggiata, coprite le zone scivolose con tappeti.
  • Il piccolo non dovrà correre come un pazzo soprattutto in discesa, su terreni sdrucciolevoli, sulla ghiaia, sulla sabbia o in zone con presenza di buche.
  • Il cucciolo non dovrà correre al buio, per il rischio di incontrare buche o traverse inaspettate.
  • Fino ai 6 mesi non dovrà giocare con cani più grossi di lui, che rischiano di urtarlo o “montarlo” (segno tipico di dominanza).
  • IL cucciolo non dovrà mai essere tirato dalle zampe o preso in braccio in maniera scorretta. Una preventiva educazione rivolta ai membri più giovani della famiglia eviterà di trattare il piccolo come un giocattolo.
  • Una dieta equilibrata, con mangimi di Qualità Premium, ad alto valore proteico, senza farine, oppure con carne cruda secondo la Dieta Barf e una corretta attività fisica potranno garantire uno sviluppo armonico del cucciolo. Per il peso ideale riferitevi alle tabelle presenti sul sito e che vi forniremo alla consegna del piccolo.
  • L’utilizzo di Condroprotettori (Condrogen pastiglie) potranno aiutare durante lo sviluppo, nutrendo e lubrificando le articolazioni.

Questo tipo di attenzioni un bravo allevatore le trasmette sempre a chi prende uno dei suoi cuccioli.

L’importante è che da parte della nuova famiglia non si sottovaluti il problema prendendo troppo alla leggera le piccole regole indicate dall’allevatore.

Non sempre la displasia si manifesta in tutta la sua forza, ma anche la sola leggera zoppia potrebbe comunque compromettere la serenità del vostro labrador.

Per la salute del vostro nuovo compagno di vita, ma anche per quella delle vostre finanze, seguite i consigli di chi ama profondamente i propri cani e agisce con passione e professionalità, per un risultato che possa rendere felici tutti.

Sindrome della coda fredda: come riconoscerla. Analisi delle cause, sintomi e rimedi della sindrome conosciuta con il nome di Cold Tail.

La cosiddetta “coda fredda” è una sindrome poco conosciuta in quanto poco frequente, ma che desta molta apprensione da parte del proprietario.

Gli inglesi la chiamano Cold tail ma a volte anche Dead tail ovvero coda morta, oppure Limber tail e Broken tail e si tratta di un evento particolarmente preoccupante se non si conoscono le cause.

SINTOMI

La coda del vostro labrador si presenta dolente, flaccida e si dispone orizzontalmente per circa 3-4 centimetri prime di pendere verso il basso come fosse morta. Talvolta è presente gonfiore alla base e il cane non scodinzola per il dolore. L’esordio è generalmente acuto e improvviso.

L’età di insorgenza va dai 6 mesi ai 9 anni.

CAUSE

Le cause non sono ancora del tutto chiare e la sindrome sembra legata ad un’eccessiva attività fisica, oppure provocata da raffreddamento a seguito di un bagno troppo freddo in mare o nel fiume. Ci sono casi un cui anche la pioggia battente è la causa della sindrome.

I sintomi si possono manifestare dopo pochi minuti dall’ evento, ma anche dopo ore.

L’unica cosa certa è che i sintomi sono passeggeri e si risolvono dopo al massimo 1-2 settimane (Patologia autolimitante).

COSA SUCCEDE

Si ha uno spasmo dei muscoli sollevatori della coda, con conseguente irrigidimento alla base che provoca dolore.

Il cane non scodinzola e appare astenico.

COME COMPORTARSI

  • Molto importante è cercare di non manipolare la coda per non acuire il dolore.
  • Utile sarà una visita del vostro veterinario che, in caso di dolore eccessivo, potrà prescrivere un antidolorifico e anti-infiammatorio, per accelerare il processo di guarigione.
  • Tenete a riposo il vostro amico.
  • Evitate il Fai Da Te tramite l’utilizzo di farmaci ad uso umano.

Rimedi alternativi che consigliamo in caso di coda fredda sono: l’arnica in punture (consultate un medico naturopata) oppure l’uso del calore semplicemente tramite un asciugacapelli diretto alla base della coda. Più cicli di calore al giorno portano molto sollievo.

COME PREVENIRE LA “COLD TAIL”

Pur non essendo una vera e propria patologia e neppure un fatto così grave è comunque un evento fastidioso per il vostro peloso e quindi è meglio mettere in atto tutte le strategie per evitarla.

Dopo il bagno fatto al mare, al lago, in piscina, in un fiume e anche al rientro da una passeggiata sotto la pioggia è bene asciugare accuratamente la base della coda, oltre che le orecchie del vostro labrador. Il phon è sempre un buon sistema (abituate il cane fin da cucciolo all’utilizzo e al rumore di questo elettrodomestico).

Ricordate che le recidive sono piuttosto frequenti.

..abbiate cura del vostro labrador come se fosse un figlio e in cambio riceverete tutta la sua riconoscenza sotto forma di puro amore!!

 

La Paracheratosi Nasale Ereditaria nel Labrador Retriever

E’ una malattia ereditaria autosomica recessiva e ciò significa che il gene responsabile deve essere ereditato da entrambi i genitori perchè la patologia si manifesti clinicamente.

La paracheratosi si esprime per un disturbo della cheratinizzazione, nel quale si verifica un sovvertimento del normale processo di maturazione epidermica.

Il test genetico rappresenta il miglior mezzo per identificare soggetti portatori sani ed affetti.

Un allevatore scrupoloso, in base ai risultati dei test genetici, cercherà di selezionare gli esemplari desinati all’accoppiamento, scongiurando l’eventualità dell’ espressione di questa alterazione genetica.

Il primo esordio della patologia si manifesta nei cuccioli tra i 6 e i 12 mesi.

SINTOMI

Clinicamente i cani affetti mostrano alterazioni del piano nasale che risulta arido, ruvido, ispessito fino a essere ricoperto da scaglie paracheratosiche, che perdono continuamente, in un ciclo senza fine.

Non rare le lesioni sanguinolente e depigmentazione del tartufo e delle labbra accompagnata da fessurazione e infiammazioni secondarie.

A volte possono essere colpiti anche i polpastrelli (cuscinetti plantari), con la formazione di bolle che successivamente scoppiano procurando nel cane imbarazzo, irritazione e dolore.

Nei casi limite le croste possono interessare anche il contorno degli occhi e delle orecchie.

TERAPIA

Per la paracheratosi nasale ereditaria del labrador Retriever sfortunatamente non esiste una cura.

La terapia è esclusivamente palliativa, quindi indirizzata alla cura dei sintomi e non della causa.

Creme topiche a base di vasellina al 60% e glicole propilenico al 40% possono aiutare la pelle del cane a rimanere idratata e morbida e rendere meno fastidiosa la situazione flogistica del naso e di tutte le parti colpite.

Fototerapia (in corso sperimentale per i cani): vengono utilizzate sorgenti artificiali di raggi UVA e UVB.

Il passaggio ad una alimentazione con cibo di altissima qualità a base di pesce ricco di oli omega 3 può portare enormi benefici. Spesso il veterinario suggerisce integratori naturali da somministrare con la pappa quotidiana.

NOTE

Nel caso vi capiti di allevare un cucciolo con tale disturbo vi consigliamo di avere molta pazienza. Il cane coccolato e  ben curato sarà un amico del tutto normale, come i suoi simili e vi donerà tutto l’amore e la gioia che un buon labrador ha dentro.

..tutte le attenzioni in più vi saranno restituite nel suo sguardo!!

 

 

La sindrome HS-HA da ipersensibilità e iperattività nel cane: quando preoccuparsi. La patologia si compone di due deviazioni comportamentali che molto spesso si manifestano insieme.

Abbiamo deciso di approfondire l’argomento, già trattato in altri articoli, per la segnalazione sempre più crescente di casi in cui queste patologie vengono diagnosticate.

Il problema è se la diagnosi venga eseguita in modo corretta e diretta ad un soggetto che realmente ne abbia bisogno.

Specifichiamo allora dettagliatamente quando il vostro labrador manifesta seriemente questa patologia:

  • ipersensibilità HS: il cane risulta costantemente in allerta e reagisce in maniera esagerata anche a stimoli di bassa intensità, ad esempio abbaiando a chi si muove in casa, urinando tutte le volte al vostro rientro, agitandosi compulsivamente alla richiesta di gioco. In questa condizione l’apprendimento diviene difficoltoso e il cane non è in grado di elaborare una strategia adattiva. L’estremo entusiasmo, la curiosità e la  tenera sensibilità del cucciolo di labrador potrebbero simulare quadri patologici con atteggiamenti simili a quelli elencati, ma che col tempo e un po’ di pazienza scompariranno quasi del tutto;
  • iperattività HA: si manifesta una sequenza comportamentale distorta per la completa mancanza della fase refrattaria nel cane.

In questa sequenza ci sono 3 fasi:

  1. fase appetitiva, in cui il cane percepisce lo stimolo (es. vede la pallina);
  2. fase consumatoria, in cui si realizza il comportamento (es. il cane rincorre la pallina);
  3. una fase refrattaria o di arresto, in cui si torna allo stato di quiete (es. il cane stanco e soddisfatto per aver rincorso la pallina più volte smette di giocare e si disinteressa all’oggetto se pur presente). Nel cane affetto da iperattività non esiste questa fase e continua a giocare ad oltranza, passando direttamente dalla fase 2 di nuovo alla fase 1 senza interruzioni.

Il quadro clinico della sindrome HS-HA da ipersensibilità e iperattività nel cane è evidente e non lascia dubbi o strane interpretazioni.

Il cane non sta mai fermo, gioca fino allo stremo delle forze, è sempre distratto e non recepisce i comandi.

E’ quindi un soggetto che non torna al richiamo, non si siede su richiesta e che per l’eccessiva adrenalina riposa poco e male.

E’ poco socievole con gli altri cani a volte anche aggressivo.

Anche il rapporto con il cibo risulta alterato non risultando mai sazio e in grado di mangiare sino a vomitare.

In passeggiata è talmente distratto che si dimentica di espletare i propri bisogni che spesso fa al rientro a casa.

Durante il gioco, il cane è incontenibile e può diventare pericoloso perchè incapace di controllare o dosare il morso.

In sala visita il soggetto non è scrutabile, potrebbe abbaiare o manifestare minzione emotiva e bava alla bocca.

SINTOMI SPECIFICI IN BASE ALL’ ETA’ DEL CANE

Cucciolo di circa 2 mesi: manca l’inibizione al morso, mordicchia e distrugge tutto senza sosta, abbaia senza motivo, gioca di continuo, morde le mani e i vestiti, dorme molto poco.

Cane giovane: atteggiamenti infantili, comportamenti sessuali errati, incapacità di imparare dai cani adulti, non riesce a distinguere il gioco dall’aggressione, percezione scarsa del dolore, presenza di comportamenti stereotipati, iperattaccamento per una figura famigliare, soggetto che dorme pochissimo e che mangerebbe ad oltranza.

Cane adulto: ansia, aggressività, cane imprevedibile, agitato, salta a abbaia di continuo, cane inaffidabile.

CAUSE DELLA SINDROME

I principali fattori di rischio per lo sviluppo della sindrome ipersensibilità/iperattività sono:

  • mancanza o carenza di cure materne nella fase della socializzazione;
  • cuccioli tolti troppo precocemente dalla madre;
  • cucciolate troppo numerose;
  • ambienti privi di stimoli sia da cucciolo che da adulto.
  • errato iter educativo nei primi mesi di vita.

TERAPIA

Il vostro veterinario durante le visite di routine del cucciolo è in grado di indicarvi la presenza o meno di un problema e tenderà a inviarvi da un veterinario comportamentalista.

La terapia comportamentale può durare mesi e occorre molta pazienza.

Gli educatori cinofili possono essere delegati dal medico comportamentalista per gestire il percorso correttivo.

 

HS-HA IPERSENSIBILITà E IPERATTIVITA’ NEL CANE: QUANDO PREOCCUPARSI…E’ SEMPRE UNA PATOLOGIA?

I segni clinici, sono evidenti ma non è sempre semplice capire se si tratta di un cane eccitato, poco abituato ai comandi o un vero patologico iperattivo.

A volte i cani  che conducono una vita poco soddisfacente possono risultare sovraeccitati per nulla.

In questi casi è sufficiente incanalare l’energia in eccesso in attività che inducano la calma o che facciano esplodere ciò che il cane ha dentro.

Anche le troppe attenzioni e l’umanizzazione del cane sono patologie indotte dall’uomo che dovrebbe rivedere il percorso educativo rivolgendosi ad un esperto serio.

Come già approfondito nell’articolo “Il veterinario giusto”, è fondamentale imparare a conoscere bene il proprio cane e capire quando un comportamento superi la soglia della normalità.

Molti professionisti in presenza anche del più piccolo segnale innescano un percorso diagnostico e poi terapeutico costoso e spesso inutile.

Importantissimo è affidarsi a figure serie ed esperte, che abbiano veramente lavorato da anni sul campo e non solo sui libri.

Il medico veterinario comportamentalista possiede il dottorato in veterinaria ma non quello in comportamentalista in quanto non esiste in Italia e per questa ragione sarà utile capire quanta esperienza abbia maturato e quali corsi professionali abbia seguito con successo.

 Displasia Scheletrica (SD2): nanismo nel labrador retriever

Il nanismo è una patologia dello sviluppo dello scheletro caratterizzata da un accrescimento anomalo delle ossa e delle cartilagini. Si verifica una discrepanza nella statura del cane che presenta una struttura regolare del tronco ma non degli arti, che risultano corti.

A questo quadro evidente si accompagnano diverse modificazioni genetiche, che possono portare il soggetto ad avere seri problemi di salute e situazioni invalidanti:

  • incurvamento degli arti;
  • articolazioni ingrossate sino alla deformità;
  • arti “angolati” lateralmente;
  • lassità articolare;
  • problemi osteoartritici, dolori articolari e zoppia anche gravi.

Il nanismo è ereditario a trasmissione autosomica recessiva e questo significa che il gene mutato deve essere ereditato da entrambi i genitori.

Il test del DNA chiamato SD2 (Skeletal Dysplasia 2) permette di individuare la mutazione del gene responsabile di questa patologia.

Di seguito le sigle in relazione alla presenza del gene malato:

  • clear (= sano): il cane non manifesterà mai sintomi di nanismo e non presenta alcuna mutazione del gene;
  • carrier ( = portatore): il cane in questione non è affetto da nanismo e non manifesterà mai la sintomatologia, geneticamente presenta una coppia mutata del gene (allele malato);
  • affected ( = affetto): il cane è affetto da nanismo e geneticamente presenta entrambe le coppie di geni malati.

Con l’utilizzo della genetica è ora possibile tenere questa patologia sotto controllo, escludendo l’accoppiamento fra portatori o fra affetti e portatori, oppure fra soggetti affetti.

NOTA

Il nostro allevamento esegue questo tipo di test vivamente consigliato dall’ENCI.

I risultati verranno depositati in sede ENCI e consegnati al nuovo proprietario alla consegna del piccolo.

Argomento poco piacevole ma di estrema importanza per la salute del vostro labrador: le feci del cane.

E’ fondamentale prestare attenzione alla cacca del proprio cane: colore, consistenza, frequenza e quantità per comprendere lo stato di salute del vostro amico a quattro zampe.

Come devono essere le feci del cane

Sicuramente nessuno meglio del padrone potrà capire a prima vista che l’animale sta bene. Non sempre le anomalie sono sintomo di un quadro patologico grave anche se in ogni caso è meglio consultare l’allevatore e soprattutto il medico veterinario.

Di seguito le caratteristiche che devono avere le feci di un cane sano:

  • Colore: marrone cioccolato dato dalla presenza regolare di stercobilina.
  • Consistenza: i bisogni devono essere compatti, ad effetto “pongo”. Se l’alterazione è minima e le feci risultano più morbide non preoccupatevi.
  • Contenuto: l’aspetto deve risultare uniforme. Controllate che non vi sia la presenza di vermi, peli e corpi estranei.
  • Rivestimento: le feci non dovrebbero avere alcun rivestimento, muco o sangue. In tal caso consultate il veterinario.

FECI NERE

E’ certamente un forte segnale patologico!!

La cacca nera e molle indica la presenza di sangue digerito e quindi di lesioni nel tratto superiore dell’intestino o a livello gastrico. Le cause possono essere diverse, ma frequentemente la principale è l’ulcera allo stomaco.

I fattori scatenanti di questo quadro sono:

  • Parvovirosi grave
  • Parassiti
  • Corpi estranei nell’intestino
  • Cancro
  • Lesioni intestinali superiori

Si parla di melena ed è un sintomo grave in quanto il sangue potrebbe derivare dai polmoni, dalla faringe, dall’intestino e dallo stomaco. Si associano altri sintomi gravi alle feci nere e sono: diarrea, gonfiore addominale, vomito, perdita di peso, inappetenza, astenia e letargia, febbre, linfonodi ingrossati.

NOTA: in base alla nostra esperienza esistono quadri in cui compare melena di tipo transitoria, dovuta a lesioni non particolarmente gravi del tratto intestinale superiore, a causa dell’ingestione di materiali taglienti quali cocci, frammenti di plastica e vetro. Le feci tornano ad essere normali dopo un giorno senza azioni specifiche.

CONSULTATE TEMPESTIVAMENTE IL VETERINARIO!!

FECI VERDI

Le feci di questo colore possono indicare semplicemente l’ingestione di molta erba oppure l’inizio di un’ intolleranza alimentare ad uno degli ingredienti del cibo.

NOTA: questa situazione potrebbe presentarsi anche a seguito di un pasto a base di interiora e frattaglie e quindi non c’è da preoccuparsi.

La presenza di cacca verde per qualche giorno potrebbe essere un campanello di allarme di parassitosi intestinali e quindi raccogliete un campione di feci e portatelo al più presto dal vostro medico referente. Il veterinario potrebbe richiedervi un secondo campione per effettuare un’analisi più approfondita, in quanto alcuni parassiti vengono espulsi con le feci in maniera intermittente.

FECI GIALLE

Se le feci non sono ricoperte da muco ma sono di color senape il problema potrebbe essere legato all’alimentazione. Le feci gialle nel cane sono un sintomo di una dieta non adeguata. A volte anche se il cibo è di qualità potrebbe essere necessario cambiare gli ingredienti non tollerati. Se il quadro dovesse persistere a lungo si dovrà escludere con il veterinario la possibile presenza di parassiti o virus intestinali.

FECI BIANCHE

La cacca bianca nel cane può essere sinonimo di una dieta troppo ricca di calcio. E’ un problema che si riscontra nei soggetti che seguono una dieta completamente crudista (Barf), per la presenza di troppe ossa e cartilagini.

Un’altra possibilità è l’ingestione di pietre, carta e altri oggetti che irritano o bloccano il tratto intestinale.

Non confondete le feci bianche con la cacca in fase di decomposizione, che è bianca per la presenza di lieviti e muffe lanugginose.

FECI GRIGIE

Anche queste feci devono destare preoccupazione perchè possono indicare problemi a livello epatico, pancreatico e della cistifellea, per ostruzione del dotto biliare.

Le feci appaiono di color cenere.

VERMI NELLE FECI

Se nella cacca notate piccoli puntini bianchi simili a chicchi di riso o pezzi di spaghetti, molto probabilmente il cane ha un’infestazione parassitaria (Vedi in Salute – Ascaridi nel cane). Fate attenzione anche alla regione anale e genitale, perchè i vermi potrebbero trovarsi anche lì.

Le parassitosi generalmente debilitano il cane.

Rispettate il calendario dei trattamenti antiparassitari interni ed esterni.

Consultate il vostro veterinario e portate il vostro peloso in ambulatorio, accompagnato da un campione di feci per un’ analisi immediata.

FECI MUCOSE

La diarrea con muco nelle feci è un chiaro sintomo della presenza di parassiti intestinali.

Le feci molli e con odore di zolfo caratterizzano la Giardia. A quasta patologia, da non sottovalutare, si associano sintomi anche gravi quali la perdita di peso, la carenza di appetito che nel labrador è parecchio strana e il vomito.

Se il cane fa la cacca gelatinosa è possibile che presenti i seguenti problemi:

  • Allergie o intolleranze alimentari
  • Parassitosi
  • Sindrome dell’intestino irritabile

SANGUE ROSSO VIVO NELLE FECI

Trovare sangue vivo nelle feci del proprio amico può suscitare preoccupazione ed agitazione. Fortunatamente la cause del fenomeno non sono sempre gravi e sono molto variabili. Il sangue può comparire infatti anche solo per un cambio di dieta o patologie gravi come la parvovirosi.

Si parla non più di melena ma di “ematochezia”. 

Il sangue in questo caso non è digerito e proviene dall’apparato digerente inferiore, di solito dal colon e retto.

Cause:

  • Parassiti intestinali quali gli anchilostomi, i tricocefali, i nematodi, ma anche dei protozoi come i coccidi.
  • Parvovirosi, malattia che colpisce soprattutto i cuccioli. In genere i sintomi che si associano a tale patologia sono il vomito, la diarrea, la letargia e la perdita di appetito.
  • Cibo: capita quando il cane tende a mangiare troppo e velocemente, condizioni che possono irritare l’intestino provocando diarrea con sangue. A volte qualche l’ intolleranza alimentare può portare a stati infiammatori intestinali.
  • Ferite rettali per ingestione di oggetti leggermente affilati come frammenti di ossa o stuzzicadenti e simili, per cui il cane si sia lesionato parzialmente una porzione inferiore dell’apparato digerente. Controllate la presenza di ferite a livello anale, con conseguente edema e arrossamento della parte.
  • Polipi rettali ovvero escrescenze anomale, facilmente palpabili tramite esplorazione rettale da parte del veterinario. A volte i polipi possono essere cancerogeni per cui una visita specialistica e d’obbligo.
  • Stress: in alcuni casi una situazione pressante può causare ematochezia. Tale situazione può essere un trasloco, l’arrivo di un altro cane o di un neonato, la perdita di qualche caro o anche solo il fatto che i bambini di casa non concedono al cucciolo il proprio spazio e libertà.
  • Ingestione di sostanze tossiche quali detersivi, oggetti in plastica e vetro, pietre o piante e cibi velenosi (Vedi articolo in Salute – Alimenti e piante tossiche).

 

Parassitosi interna molto comune nei nostri amici: ascaridi nel cane.

Gli ascaridi sono vermi che si riscontrano spesso nell’intestino del cane, più frequentemente nei cuccioli ma facilmente anche in soggetti adulti.

Appartenenti all’ordine dei vermi tondi (Nematodi) possono infestare, anche se raramente, l’uomo (Zoonosi).

Appaiono nella forma adulta come vermetti bianchi, tondeggianti che assomigliano a spaghetti.

Ciclo vitale dell’ascaride nel cane

Esistono moltissimi tipi di ascaridi, tuttavia quelli che colpiscono il cane sono principalmente il Toxocara leonina e Toxocara canis.

L’infestazione avviene per via orale e quindi con l’ingestione di feci o di frattaglie già contaminate dalle uova degli ascaridi, nate nell’intestino di un altro cane o sul terreno.

I vermi adulti si riproducono nell’intestino tenue irritandone la mucosa e possono raggiungere i 15 cm di lunghezza. La femmina depone migliaia di uova, che in parte verranno espulse con le feci.

Una volta espulse le uova possono resistere nell’ambiente esterno per tantissimi giorni. Si schiuderanno una volta ingerite dal cane successivo.

Nei cuccioli la via di contaminazione può essere transplacentare o galattogena (attraverso il latte materno) e quindi il passaggio avviene direttamente dalla madre al piccolo.

Sintomi

  • Diarrea
  • Febbre
  • Occlusione intestinale
  • Vomito
  • Perdita di peso o crescita stentata nel cucciolo
  •  Gonfiore (maggiormente nei cuccioli) e dolore addominale
  • Tosse
  • Pelo opaco
  • Astenia
  • Letargia
  • Anemia severa soprattutto nei cuccioli.

Nei casi più gravi  possono essere danneggiati i polmoni, il cuore, il fegato e purtroppo la diagnosi non è favorevole, con il possibile rischio di morte del cane.

Curiosità: le larve di ascaridi una volta entrate nel corpo dell’animale possono migrare nell’intestino oppure restare quiescenti all’interno dei suoi tessuti muscolari, per poi riattivarsi in un momento successivo in seguito a stress o traumi. Spesso la sintomatologia è minima o assente.

Molto importante pianificare con il vostro medico un esame delle feci, almeno una volta all’anno.

Terapia

Se si tratta di un buon allevatore, il cucciolo dovrebbe risultare esente da questa parassitosi, ma se la patologia si manifesta in epoche successive è indispensabile evitare il “fai da te” e rivolgersi prontamente al medico veterinario.

Le farmacie sono piene di vermifughi e avrete sicuramente l’imbarazzo della scelta, ma non sapendo esattamente di quale verme si tratta, rischiate di somministrare al vostro labrador un farmaco inutile.

Tramite un semplice esame delle feci il veterinario saprà impostare la terapia più consona. L’endoscopia viene eseguita nei casi più gravi o subdoli.

Il nostro allevamento utilizza Drontal Plus (Sopensione/Compresse) in quattro trattamenti a 15/30/45 /60 giorni, prima della consegna alle nuove famiglie.

E’ buona norma eseguire almeno 2 sverminazioni all’anno anche nei soggetti adulti.

Consigli utili

Una buona educazione del vostro labrador diretta a non mangiare le feci che trova per strada, risulta una buonissima prevenzione a questa fastidiosa e pericolosa parassitosi interna (Guarda articolo su Salute- Perchè il vostro labrador mangia la cacca).

A volte anche la semplice osservazione delle feci può fare scattare il campanello di allarme.

I giardini pubblici sono spesso un ottimo terreno di coltura di questi vermi e quindi consigliamo di fare passeggiare, per quanto possibile, il vostro cane in luoghi più sicuri e puliti.

Attenzione alla feci delle volpi o dei roditori, nei quali questi parassiti trovano un habitat molto favorevole.

Una buona igiene ambientale tramite la rimozione delle feci del vostro cane, che potrebbe mangiare i propri escrementi, può fermare l’inizio di un nuovo ciclo riproduttivo dei parassiti.

Principali cause del prurito del labrador: il cane si gratta.

Il prurito del cane è uno dei problemi più evidenti e che crea maggiore apprensione al padrone. Quando il vostro labrador si gratta con insistenza e soprattutto con molta foga e in modo ripetuto, quello è un campanello d’allarme da non sottovalutare.

La parte più colpita è il dorso per cui il cane cerca di lenire il prurito con le zampe ma anche con i denti.

Quando il vostro amico si mordicchia con accanimento, non è mai un buon segno.

Il cane può manifestare il proprio disagio anche strofinando la parte interessata contro il pavimento, i mobili e, quando si tratta delle orecchie, scuotendo ripetutamente il capo.

Cause del prurito

Il padrone generalmente tende a pensare che il motivo del grattarsi sia associato alla presenza di ospiti indesiderati nel pelo, pulci, zecche.

Più spesso il motivo va ricercato altrove

Il molti casi la dermatite nei cani è causata da una cattiva alimentazione tramite cibi industriali di scarsa qualità e non perfettamente bilanciati da fornire tutti i nutrienti indispensabili per la salute del cane. Si parla in questo caso di intolleranza come reazione tossica dell’organismo ad un certo cibo.

In altri casi può trattarsi di un’ infiammazione o infezione batterica (piodermite) o micotiche, oppure di colonie parassitarie (acari, scabbia, rogna rossa), otite.

Più rari sono i casi di prurito legati a disfunzioni ormonali (ipotiroidismo) o patologie degli organi e metaboliche (insufficienza renale, diabete, tumori) e malattie autoimmuni (Les, Pemfigo foliaceo).

Le dermatiti allergiche possono derivare da fattori interni, allergie alimentari o ambientale (pollini, lieviti, muffe, sostanze tossiche, detersivi chimici, smog) e da fattori esterni, morsi di pulci o contatto con muffe ed erbe selvatiche.

Anche lo stress, soprattutto nel cucciolo, può provocare prurito e il segno inconfondibile nel piccolo labrador sotto pressione: la forfora. Comunque da non sottovalutare i problemi legati al comportamento e alla gestione dell’ansia anche nel cane più grande, in presenza di prurito intenso e del mordicchiarsi della coda e delle zampe anteriori.

Curare il prurito

Dopo avere escluso tramite un’attenta ispezione del pelo e della cute del proprio amico la presenza di parassiti, pulci, zecche, rivolgersi tempestivamente al proprio medico veterinario.

Attivatevi soprattutto se sarete in presenza di zone cutanee fortemente arrossate e con alopecia (perdita del pelo).

Come alleviare il prurito con rimedi naturali

In concomitanza con le terapie prescritte dal medico ci sono rimedi efficaci per attenuare il prurito e dare un po’ di sollievo al proprio peloso:

  • aceto di mele e acqua spruzzato direttamente sul pelo o sulle parte infiammata. Ripristina la natura acida della cute e uccide i parassiti;
  • olio di cocco per via orale, per stimolare il sistema immunitario e idratare il pelo;
  • yogurt molto efficace nel caso in cui l’infezione sia dovuta alla presenza di lieviti sulla cute. Agisce sui batteri buoni nell’intestino favorendo il sistema immunitario;
  • olio di Neem. In India conosciuto con il nome di Arishta ossia “albero che cura tutte le malattie”, mentre per gli arabi Shajar – e – Mubarak ossia “albero benedetto” è un olio ottenuto dalla spremitura a freddo dei semi delle Meliacee. E’ conosciuto ormai in tutto il mondo per le sue straordinarie proprietà e molteplici applicazioni nel campo della naturopatia. L’olio di Neem ha potere antibiotico, antibatterico, antivirale, antimicotico, antinfiammatorio, antiparassitario, insettifugo, cicatrizzante e idratante, per la presenza elevata di vitamina E. La sua applicazione è topica e quindi spargendo alcune gocce direttamente sul pelo, soprattutto dietro le orecchie, alla base della coda, sotto le ascelle e sul dorso, ma anche nella cuccia, nella cesta e sulle coperte del proprio cane.