Educazione

Umanizzazione e vizi: far dormire il proprio labrador sul letto.

La risposta non è semplice e necessita di analisi per due fattori importanti: l’igiene e l’educazione.

  • Igiene: un cane che vive libero

In giardino, in cortile viene a contatto con innumerevoli agenti patogeni per lui innocui, ma a volte dannosi per l’essere umano.

Non ci sembra una belle idea far dormire il proprio cucciolone nè sul letto, nè sul divano di casa.

Per quanto tenuto bene e pulito, il cane rilascia sempre del pelo e porta sotto le zampe del materiale tra cui le feci.

  • Educazione: spesso questa pratica viene criticata perchè infrangerebbe le regole gerarchiche tra uomo e cane.

Se il cane che vive in casa manifesta chiaramente l’esigenza di dormire con il padrone, pensare di allontanarlo dalla camera da letto potrebbe essere un errore.

Per natura tende a dormire vicino al padrone, sentendo in sè l’istinto di aggregazione ereditato dai lupi.

Ma non sul letto!!

Tra i lupi, infatti,  i soggetti malvisti sono allontanati dal luogo dove dorme il branco:

Cacciare il cane potrebbe essere fraintesa come un’azione di rifiuto.

Ma con la stessa determinazione  il capobranco non permette mai ai gregari di dormire al suo fianco e soprattutto in posizione elevata rispetto a lui, per poter mantenere le gerarchie utili per una buona organizzazione sociale.

Il capobranco e quindi il padrone non è un tiranno, ma una figura forte a cui far riferimento e che merita rispetto e amore.

Dobbiamo sottolineare anche la “questione del sonno” che il più delle volte è disturbato dalle ovvie differenti abitudini del cane, oltre che dal reale ingombro fisico.

Taluni hanno bisogno di tenersi occupati durante la notte e al minimo rumore potrebbero scattare e svegliare il padrone per dare l’allarme.

E’ statisticamente documentato che parecchie crisi coniugali sono dovute alla presenza assidua del cane tra marito e moglie, con l’annullamento totale della privacy di coppia.

 

…e soprattutto se vi doveste pentire di aver fatto dormire il vostro labrador nel letto con voi, potrebbe essere una dura impresa riportarlo nella cuccia, nella cesta o sul pavimento della camera da letto.

Come biasimare il peloso dopo avergli fatto provare la morbidezza e la freschezza del letto ed il vostro confortevole e rassicurante respiro sul suo naso!!

 

La sfera emotiva distorta: psicologia e comportamenti da correggere

AGGRESSIVITA’

I Labrador Retriever che manifestano aggressività non hanno il normale temperamento di questa razza.

E’ utile tuttavia prendere in considerazione il tema pur essendo un comportamento veramente inusuale e raro in un Labrador.

L’aggressività può essere causata da paura, trattandosi di un meccanismo di difesa per proteggere il proprio territorio, la propria famiglia o altri membri del branco.

Alcune femmine in allattamento manifestano aggressività per tutelare i cuccioli.

Se un soggetto manifesta aggressività sociale potrebbe voler avanzare nella gerarchia del branco.

Un cane che soffre potrebbe ringhiare quando il padrone tenta di curarlo o accompagnarlo dal dottore. I cani che sentono dolore potrebbero mordere.

Come gestirla

I cani che mostrano tale disturbo non dovrebbero mai essere maltrattati, ma confinati in attesa di chiedere aiuto ad un professionista.

Esistono programmi di modifica comportamentale basati sul metodo della ricompensa che risultano molto efficaci. Tutti i programmi di riabilitazione richiedono sessioni quotidiane e molta pazienza.

 

ABBAIO ECCESSIVO

Il labrador può abbaiare agli uccelli, ad animali in transito nella sua proprietà, ai vicini di casa, ai motorini, al postino, ai passanti oltre la recinzione.

I cani abbaiano per molte ragioni: noia, desiderio di attenzioni, richiesta di svago o di maggiore lavoro/gioco con il proprio padrone.

Come gestirlo

Cominciate ad insegnare al vostro cane il comando del “silenzio”.

Se abbaia lasciatelo fare per un paio di volte e successivamente con tono deciso dite: silenzio!!

Ricompensate il cane.

Nel caso di abbaio verso i suoi simili, in passeggiata, distraetelo con piccoli bocconi spostandogli la testa dalla parte opposta in prossimità di altre proprietà con cani.

Alcuni abbaiano infastiditi da rumori o impauriti da temporali e tuoni: distraetelo con bocconcini e con il gioco, non coccolatelo. Abituate il vostro cucciolo fin da subito ai rumori domestici anche forti (tagliaerbe, motosega, radio e televisione, serate chiassose con amici, frastuono della città).

Nella maggior parte dei casi l’abbaio nel labrador è dovuto a noia.

Portatelo fuori più spesso, insegnateli giochi di riporto, iscrivetelo a corsi di obbedienza, fategli consumare energia!!

Un Labrador stanco è un Labrador felice!!

 

SCAVARE

Generalmente è un comportamento normale per un labrador, ma i cani scavano per diverse ragioni:

  • per scappare dal recinto;
  • fuggire da una minaccia all’interno di un recinzione;
  • inseguire altri animali;
  • per passare il tempo;
  • attirare l’attenzione.

Come gestirlo

Se esiste una zone in cui non volete che il vostro amico scavi, non consentitegli l’accesso.

Nel riposizionare il recinto, prevedete di interrare una parte di esso e posizionate grossi massi per impedirne lo spostamento.

Lasciate sfogare il vostro cucciolo nella zona del giardino consentita.

Prevedete sempre il posizionamento di un riparo (cuccia), perchè non gli capiti di scavare per proteggersi dalle intemperie (forti temporali, grandine. fulmini).

Non lasciate il vostro peloso solo per troppe ore.

 

DISTRUTTIVITA’

Il labrador retriever ama rosicchiare.

Masticare è il mezzo per conoscere il mondo soprattutto da cucciolo.

Mettere in bocca ogni cosa è un comportamento naturale, ma quando diviene distruttivo è necessario intervenire.

Come gestirla

Il padrone deve insegnare al cane cosa può rosicchiare e cosa no.

Essere capobranco già nelle prime fasi educative non vuol dire essere un tiranno e fare del male, ma al contrario diventare un punto di riferimento importante da rispettare e amare.

Il padrone deve attivarsi in veri e propri ringhi, come farebbe la mamma del cucciolo, per inibire il cane.

Un fermo “no” può risultare efficace: se il piccolo non dovesse fermarsi a volte è necessaria una leggera pinzata sull’orecchio o la stretta del muso.

La socializzazione con altri cani adulti da subito, riduce immediatamente lo spirito ribelle del pelosetto.

In casi di esuberanza notevole si può pensare all’ isolamento nel recinto o Kennel, per qualche minuto, appena dopo aver compiuto la marachella (comportamenti di indifferenza e esclusione che adotta anche la mamma quando vuole far capire al cucciolo che ha esagerato).

Calze, scarpe, telecomandi, giochi per piccoli, cellulari, portafogli, abbigliamento intimo esercitano un fascino magnetico per un Labrador.

Nei primi mesi cercate di non lasciare incustoditi oggetti di valore.

Non offrite mai al vostro amico una vecchia scarpa per giocare, per poi aspettarvi che sappia riconoscere la differenza tra questa e il vostro nuovissimo o costoso paio.

Correggete le sue marachelle quando lo cogliete con le “zampe nel sacco”.

Offrite al cane numerosi giochi e oggetti utili nella fase della dentizione (osso di nylon, palle di gomma, corde), oppure ossa naturali corte e appena sbollentate (ginocchio,osso-buco), benefiche anche per l’apporto di importanti vitamine e calcio.

Non offrite mai un gioco come alternativa a ciò che non volete stia mordicchiando, poichè il cane potrebbe interpretarlo come premio.

Ricordate che le vostre mani non sono un gioco e il cucciolo deve imparare a non morderle.

Le carezze andrebbero dosate (anche se i piccoli sono irresistibilmente soffici e teneri) e utilizzate solo per rassicurare o ricompensare il cucciolo.

Portate pazienza e con il tempo anche il vostro cucciolo diventerà un “piccolo lord” dalle buone maniere.

 

TIRARE TROPPO AL GUINZAGLIO

Questo è un problema comune dal momento che i teneri e simpatici cuccioli crescono molto rapidamente e diventano piuttosto forti in un breve lasso di tempo.

Perfino il cucciolo a cui sono state impartite le buone maniere comincerà a tirare perchè il suo mondo si espande, ci sono tanti odori da seguire, suoni e luoghi interessanti da investigare.

Il labrador retriver è di per sè una razza dall’indipendenza innata!!

Questo cane è stato selezionato per cacciare vicino al padrone, ma libero di allontanarsi e riportare la selvaggina in un bosco o i pesci in un lago.

Come gestirlo

Per controllare il cane che tira al guinzaglio il padrone ha a disposizione diversi metodi e strumenti di insegnamento.

Potrebbero volerci mesi prima che un giovane labrador smetta di tirare e solo dopo un training quotidiano e coerente.

Cominciate l’addestramento in un’area recintata, armati di gustosi bocconcini.

Lasciate che il cane arrivi alla fine del guinzaglio e se si gira a guardarvi pronunciate la parola “Sì” e offritegli un boccone.

Lodatelo quando vi viene incontro.

Lasciatelo girare, sempre al guinzaglio, e ogni volta che vi guarda e torna da voi, premiatelo con lodi e cibo. Una volta che rimarrà accanto a voi in modo affidabile, perchè saprà che otterrà una ricompensa gustosa, spostate l’esercitazione in strada o in giardino. Ripetete l’operazione ma se dovesse tirare ancora, perchè più distratto, puntate i piedi e non muovetevi!! Capirà che non può ottenete quello che vuole e si girerà chiedendosi cosa succede. Appena si riavvicinerà a voi premiatelo. Fate un passo avanti e ripetete.

I labrador hanno notoriamente la testa dura quando si tratta di tirare al guinzaglio e quindi potrebbe essere necessario lavorare per molti giorni e a volte con l’aiuto di un addestratore professionista.

Offrite al vostro cane altri sfoghi per consumare energia e non incaponirsi come fosse un cane da slitta.

 

MORDERSI LA CODA

Il cane che si morde la coda da cucciolo e ogni tanto da adulto è assolutamente normale.

Specie nei piccoli capita di mettere alla prova il proprio corpo, lo esplorano, semplicemente giocano.

E’ un atto che suscita divertimento per chi ne è spettatore e spesso è legato, alla scoperta dell’esistenza della coda stessa, una sorta di riconoscimento tardivo e per questo rincorrerla e mordicchiarla è un modo per toccarla e conoscerla.

Se il gesto diviene ossessivo, ripetuto perde il suo ruolo di gioco e diventa un problema.

Potrebbe essere sinonimo di stress e un tentativo per attirare l’ attenzione del padrone. Replicare il gesto all’infinito implica una richiesta di comunicazione. Il cane lo fa per indicare un malessere o una forte ansia legata alla mancanza di contatto e amicizia con i suoi simili o con l’uomo.

Diversamente potrebbe essere associata ad un’angoscia che riporta alla sindrome dell’abbandono vissuta dall’animale in maniera molto forte.

Rincorrersi la coda vuol dire anche necessità di fare movimento, giocare di più o uscire più frequentemente a passeggio (noia).

Questo comportamento potrebbe inoltre indicare la presenza di pulci, zecche o parassiti intestinali e altro: dermatite allergica da parasitosi, morsi di altri cani alla coda, traumi alla coda, problemi ai sacchi paranali, dolore alla coda.

Una volta che il vostro medico veterinario avrà escluso queste cause, allora si potrà passare ad analizzare gli eventuali disturbi comportamentali e malattie neurologiche. In questi ultimi casi si dovrà ricorrere a specialisti del settore.

Non sgridate o ridete mai quando il vostro labrador si morde la coda, ma provate a distrarlo e ispezionate il pelo in prossimità della coda e dell’ano.

Fornite gli stimoli in modo adeguato, non pochi ma nemmeno troppi.

Il labrador ha bisogno di stancarsi, di svagare e di sentirsi parte di un “progetto” tutti i giorni (lavoro/gioco con i propri padroni).

Iter educativo: insegnamenti importanti.

Il modo in cui il nostro labrador impara è l’apprendimento per condizionamento.

Il cane impara che dopo la nostra parola deve adottare un determinato comportamento per poter ricevere un premio.

Il labrador è capace  di riconoscere ed associare più di  200 parole ai relativi oggetti o comandi.

La vostra postura in fase di comando è fondamentale.

Il labrador è capace di leggere il vostro non verbale e di associarlo al verbale in maniera precisa e stupefacente.

Un “no” mentre ridete, un comando mentre state accovacciati, destabilizzerebbero il cane che perderebbe dei punti di riferimento importanti.

Ricordatevi che il cane vi vede come “conspecifici”, quindi vi percepisce come se foste canidi. L’atteggiamento pacato, rituale, chiaro e semplice porterà ad una comunicazione adeguata.

Il cane ha il bisogno di avere un “capo-branco”, un punto di riferimento forte e stabile.

E’ fondamentale che il cucciolo fin da subito trovi il suo posto in una gerarchia: sta a voi decidere il momento del gioco, delle coccole, della passeggiata, della pappa e il posto dove lui possa dormire, che non dovrà mai essere sul divano o sul vostro letto (il capo dorme in posizione più elevata all’interno del branco).

La vostra coerenza porterà il cane a percepire il vostro stato d’animo in assenza di parole e ad adottare comportamenti che vi faranno capire perché il labrador è considerato uno dei cani più intelligenti e sensibili al mondo.

IL COMANDO DEL RICHIAMO

E’ il primo comando a cui qualsiasi cane deve imparare a rispondere.

Esso sente il suo nome o il fischio e accorre.

Fin dal primo momento chiamatelo solo quando è necessario; usate un nome corto e chiaro; premiatelo al suo arrivo anche se ha tardato ad obbedire.

Un buon metodo è quello di nascondersi senza perderlo di vista e chiamarlo prontamente non appena lo vedete cercarvi smarrito.

Accoglietelo con allegria e giochi tanto quanto sarà pronta la sua risposta al richiamo. Più sarà piacevole ritrovarvi, prima imparerà ad obbedirvi.

Ricordatevi: non inseguitelo mai quando si allontana e non sgridatelo mai quando vi raggiunge anche se ha da poco combinato una marachella.

La sua rudimentale e istintiva conclusione sarebbe: “sono arrivato, mi ha punito, meglio non fidarsi e tenersi sempre alla giusta distanza”.

In situazioni in cui il vostro cucciolo sembra non sentirvi (incontro con altri cani) portate molta pazienza  e allora evitate di continuare a chiamarlo. Avvicinatevi lentamente, mettetegli il guinzaglio e invitatelo a seguirvi con allegria.

Per l’addestramento è consigliabile le prime volte scegliere luoghi sicuri e lontani da situazioni incontrollabili.

IL COMANDO DEL SEDUTO

La tecnica più valida è quella di fare assumere la posizione di seduto con l’aiuto di un croccantino tenuto in mano. Fate vedere e annusare il croccantino al cane, avvicinateglielo al muso ma, quando raggiungete una distanza di pochi centimetri, alzatelo e fatelo passare sulla testa del cane. Lui, nel tentativo di prenderlo, indietreggerà e assumerà da solo la posizione di seduto. A questo punto lodatelo e offritegli il premio.

Se il vostro cucciolo è piuttosto esuberante potete esercitare una leggera spinta verso il basso con la mano appoggiata sul dorso del cane vicino alla coda, prima di premiarlo.

Questo è un insegnamento importante quando si porta il cane in luoghi pubblici o per facilitarne la manipolazione e l’ispezione corporea.

IL COMANDO DEL FERMO

Una volta che il cane ha imparato il comando del seduto, un importante passo successivo è l’apprendimento di questo comando, il quale presuppone che il vostro labrador mantenga la sua posizione (seduta, sdraiato, in piedi)  fino a che non lo lasciate libero di riprendere a muoversi.

Senza questa abilità nel momento in cui chiederete al cane di stare seduto, lo farà solo temporaneamente e sarà pronto a scattare al minimo stimolo o distrazione.

Il metodo è il seguente: rifate gli esercizi del “seduto” e invece di offrire immediatamente la ricompensa aspettate che mantenga la posizione per più secondi e progressivamente per periodi più lunghi e solo allora ricompensatelo.

Una buona tecnica è anche quella di porre la vostra mano aperta in direzione del cane e pronunciare la parola “resta” mentre dolcemente vi allontanate da lui.

Se il cane si muove quando siamo fuori dalla sua vista, vuol dire che avete chiesto troppo e forse con troppa rapidità. Con molta pazienza bisognerà ricominciare da capo, ma i risultati arriveranno e saranno una bella conquista.

Il comando del “libero” o “vai” dovrà essere pronunciato con voce decisa e seguito da una ricompensa.

Lodate il cane a lungo coinvolgendolo in giochi divertenti per premiarlo che ha avuto pazienza nello stare fermo.

Ricordate: il cane è lo specchio del padrone.

Difficilmente un cane definito “una peste” è nato così. Un cane adulto ben educato porta ad avere cuccioli che per imitazione saranno portati alle buone maniere.

IL RIPORTO

Il suo innato istinto al riporto lo noterete fin da subito quando il cucciolo cercherà di allettarvi continuamente al lancio di legni o altri oggetti (Non fatelo mai con i sassi che potrebbero danneggiare i denti).

Se il vostro desiderio sarà quello di portarlo a caccia con voi, il riporto diventerà il suo lavoro e quindi sarà necessario un addestramento individuale professionale da recupero sia a terra che in acqua.

Nel caso contrario il riporto rimarrà un gioco e un buon allenamento.

IL NUOTO

Per abituare i labrador  all’acqua non vi sono particolari problemi: una volta completate le vaccinazioni, i cuccioli possono essere portati sulle sponde di acque tranquille e lasciati giocare liberamente.

L’attrazione per questo  elemento sembra essere così forte da dover, per contro, insegnare in seguito a non gettarsi in qualsiasi corso d’acqua, pozza o lago senza il vostro permesso (Attenzione alle piscine interrate senza scale  incastonate: il cane potrebbe entrare tuffandosi, ma non riuscire ad uscire e quindi morire!!).

Per i cuccioli più timidi potete lanciare  in acqua un legno o oggetti specifici chiamati riportini, così da sfruttare sia il loro istinto al riporto che il legame innato con l’acqua.

Gratificate sempre il cane dopo che ha svolto l’attività che vi siete prefissata di fargli svolgere.

Esistono corsi di salvataggio  in acqua professionali  dove il labrador risulta un lavoratore coraggioso e instancabile.  www.scuolacanisalvataggio.it

IL GUINZAGLIO

Fino ai cinque mesi il cucciolo dovrà avere tutta la libertà necessaria per giocare in casa e in giardino, ad eccezione di pochi minuti di pratica al guinzaglio, con cui dovrebbe imparare a non tirare e a passeggiare vicino a voi.

Le prime passeggiate dopo i cinque mesi devono essere brevi e al guinzaglio.

Dopo una settimana dal suo arrivo potrete mettergli un collare leggero e morbido di cuoio.

Per i labrador adulti sconsigliamo le pettorine a imbragatura, potrebbero rovinare le spalle soprattutto in esemplari molto robusti e non vi consentirebbero un controllo sicuro.

Se si opta per la pettorina vi consigliamo quella ad H tipo Julius K9, che non ostacola le articolazioni durante il movimento.

Per i soggetti più indisciplinati si può pensare all’acquisto della stessa imbragature con anello anteriore, che consente un migliore controllo.

Negli esemplari più esuberanti potreste avere bisogno del collare a catena, ma non sceglietene una con le maglie troppo sottili che potrebbero fare male in caso il cane tirasse con troppa energia.

Dato che i primi mesi il cucciolo  viene lasciato abbastanza libero, non c’è da aspettarsi che diventi disciplinato di colpo solo perché un po’ cresciuto, anzi!!

Sarà  necessario un buon addestramento quotidiano e a piccole dosi per avere ottimi risultati in futuro.

Per abituarlo al guinzaglio potete lasciarglielo agganciato al collare in maniera che lui ci giochi.

Inizialmente usate un guinzaglio e un collare leggeri e preparatevi a correre ovunque vada il cucciolo.

L’idea è quella di non farlo sentire costretto e tirato da una parte all’altra.

Quando vi accorgerete che dopo qualche giorno non è più preoccupato, cominciate a tirare il guinzaglio leggermente mentre lo chiamate e allontanatevi camminando.

Passate oltre il cane, cosicchè il vostro movimento svelto attiri la sua attenzione e non venga malinterpretato per un tentativo di trascinamento.

Chiamatelo e lodatelo: potrete farlo contento con un pezzetto di cibo, un biscottino e una carezza sotto il muso.

Strattonare il cane non gli insegna a non tirare!!

La cosa più impegnativa in queste prime fasi è cercare di tenere il guinzaglio lento.

I movimenti bruschi hanno un effetto controproducente e un labrador adulto che arriva a pesare 35 kg può trascinare il proprio padrone con una forza incredibile.

L’insegnamento farà capire al cane che si deve muovere alla vostra sinistra e non davanti o dietro. Se tende ad andare avanti, tirate leggermente e andate nella direzione opposta.

Quando oppone resistenza e rimane indietro, fermatevi e ripartite un piccolo tiro al guinzaglio.

Se il cucciolo si muove troppo velocemente accanto a voi, andate avanti formando un cerchio e con leggeri tiri riportatelo in posizione corretta.

Quando si muove troppo vicino a voi, formate un cerchio e urtate leggermente il suo naso con la vostra gamba mentre camminate intorno.

La cosa importante da capire è che il guinzaglio non è un attrezzo da usare con forza, perché  comunque il cane vincerebbe sempre.

Usate un secco “no” se il cucciolo scappa mentre tirate il guinzaglio e lodatelo se reagisce bene.

La tendenza è quella di rallentare e aspettare il cucciolo, ma la cosa migliore è cambiare senso di marcia e camminare senza dare troppo tempo al cucciolo di ribellarsi.

Tecnicamente il metodo di impartire comandi e premiare il cane viene chiamato “comando con rinforzo positivo”.

Con il labrador è molto facile adottare questo registro in quanto molto vorace e quindi non vedrà l’ora di compiacervi per ricevere la sua amata pappa.

Scegliendo un luogo sicuro, anche senza l’utilizzo del guinzaglio, potete educare il vostro cucciolo a stare al passo e sulla vostra sinistra impugnando una manciata di croccantini, tenendo il pugno basso e parallelo alla  vostra coscia  e ponendogli a terra uno dei premi  ad intervalli. Lui seguirà il vostro pugno che emana profumo, percorrendo vicino a voi tutto il vostro tragitto per essere ricompensato ad ogni “step”.

Vi consigliamo di cominciare con percorsi regolari fino ad arrivare anche a cambi repentini di direzione per catturare l’attenzione del cucciolo e testare la sua attenzione.

I croccantini premio dovranno essere molto piccoli.

Il labrador tende ad ingrassare e quindi si dovrà tenere conto che le calorie dei premi si vanno ad aggiungere a quelli dei pasti.

Quando il cucciolo si sarà abituato al guinzaglio portatelo ovunque in città, nella confusione, al parco.

La sicurezza in un cucciolo si sviluppa quando impara ad avere fiducia nei suoi sensi e quando prova nuove esperienze. Fatelo socializzare presto con altri bambini e altri cani da cui riceverà nuovi insegnamenti e regole.

Ricordatevi che il cucciolo fatica a scendere e salire le scale!!

E’ un esercizio che è meglio fargli eseguire quando è più grande e ha raggiunto la giusta maturazione ossea (non prima dei 10 mesi).

Si scongiurerà così anche il rischio di displasie dell’ anca e del gomito.

Per concludere, capendo che a volte il tempo non sarà sempre dalla vostra parte, vi consigliamo di affidarvi ad esperti addestratori che possono dare lezioni  al vostro cucciolo anche a domicilio e donarvi preziosi consigli.

Ricordatevi che il labrador ha bisogno anche di fare una bella corsa e di giocare e quindi di  essere libero dal guinzaglio almeno per mezz’ora sulle due ore minime giornaliere di passeggiata.

Il labrador sarà a tutti gli effetti un altro figlio, da accudire, amare ed educare secondo il vostri ideali e le sue inclinazioni.

Educazione di base: comunicazione con il cucciolo.

Per sviluppare una corretta relazione con il labrador dovrete prendere in considerazione alcune regole fondamentali.

Chi ama i cani sa cosa fare per istinto, però l’esperienza ci insegna che per accelerare il processo di costruzione di un bel rapporto con il vostro labrador sia indispensabile un corretto addestramento.

Il tono della voce sembra essere un elemento importantissimo per riuscire a comunicare.

Non bisogna dimenticare che la capacità di comprensione di una cane è inferiore alla nostra, anche se il labrador ha molta memoria rispetto ad altre razze e ciò aiuta moltissimo nell’iter educativo.

L’insegnamento giusto deve essere impartito nel momento giusto in cui il cane sbaglia: chi scopre che il cane è scappato e quando torna lo picchia o lo sgrida, compie uno sbaglio grave, poiché tornare per il vostro amico significa” tornare a casa”, quindi se viene punito al ritorno non capisce; se invece fosse stato rimproverato al momento della fuga, avrebbe compreso lo sbaglio.

L’addestramento può iniziare già verso i tre mesi di età. Inizialmente sarà dura perché il cucciolo avrà voglia solo di giocare e non di lavorare con voi. Il processo dovrà essere graduale e dolce.

Ricordate che il Labrador è un ottimo “imitatore”. Per gioco o per compiacervi è capace di duplicare alla perfezione i vostri gesti. Per cui se non desiderate faccia qualcosa, voi per primi non fatela di fronte a lui (esempio: estirpare erbe infestanti, potare una siepe, scavare un buco per piantare un albero, manipolare i cavi elettrici del giardino, piegare un cartone, saranno per il vostro cucciolone ottimi insegnamenti e giochi da ripetere con tutto il loro immenso entusiasmo!!).

Dategli un premio anche semplice dopo aver svolto l’esercizio bene. Le ricompense possono essere parole di elogio, una carezza, pezzettini di cibo oppure croccantini.

La cosa importante è che il cucciolo attraverso le vostre risposte capisca di essere desiderato e che impari che la riuscita porta ad una ricompensa.

Vi daremo il cucciolo a 60 giorni perché riteniamo che il rapporto con la madre sia fondamentale per un buon sviluppo sociale.

La mamma ha già iniziato la sua educazione permettendogli di mangiare e non dipendere da lei; ha mediato alle dispute con i fratelli; gli ha insegnato gli elementi di autodifesa e trasferito un po’ di senso della disciplina.

…da questo momento tocca a voi!!

Se amate il vostro cane capirete presto i suoi bisogni, addirittura anticipandolo nelle sue richieste esplicite: grattare alla porta, girare in tondo annusando per fare i bisogni, leccarsi le labbra quando ha fame…

Stare con il vostro cucciolo vi richiederà molta pazienza e tempo, ma ne varrà la pena!!

 

COME COMUNICA IL VOSTRO LABRADOR

I messaggi trasmessi dallo sguardo

  • Minaccia: sguardo fisso, attento, pupilla ristretta.
  • Paura, diffidenza, timidezza: sguardo abbassato, sfuggente, orecchie arretrate e abbassate.
  • Invito: sguardo attento, parte anteriore del corpo abbassata e scodinzolamento.
  • Attesa cibo o coccole: sguardo implorante e languido.

 

I messaggi trasmessi con la coda

  • Scodinzolante: richiamo al gioco, attesa per il cibo, attesa di una ricompensa, richiamo sessuale.
  • Abbassatain mezzo alle gambe: paura, sottomissione.
  • Dritta orizzontalmente: in punta verso una preda o segnale di forte attenzione e curiosità.

 

Comunicazione olfattiva

Marcatura del proprio territorio con l’urina o tramite differenti sostanze ferormoniche per segnalare la propria disponibilità  ad accoppiarsi.

Attraverso le tracce olfattive il cane riconosce sia i  percorsi sia di altri cani che di ipotetiche prede o di predatori.

Un altro sistema di marcatura consiste nello scavare il terreno lasciando una traccia visibile insieme al segnale odoroso presente a livello interdigitale.

Un caso particolare di messaggio trasmesso con l’odore è la cosiddetta “ minzione da sottomissione”. Alcune volte può capitare che avvenga anche nei confronti del proprietario. E’ importante valutare l’origine del disagio per porre rimedio senza mai ricorrere alle maniere forti.

Consigliamo, durante la passeggiata, di concedere al vostro labrador la possibilità  di fermarsi ad annusare.

E’ importante per la  stimolazione cerebrale, per tenere in allenamento il fiuto ed accendere la curiosità (…è come fargli  leggere ogni giorno  il giornale!!).

 

Comunicazione acustica

Attraverso l’abbaio, il guaito, il ringhio, il cane trasmette molto chiaramente il proprio stato d’animo in relazione al momento:

  • Abbaio: generalmente singolo e intenso, per richiedere il cibo, per richiamare al gioco, più frequente come stimolazione tra madre e figlio.
  • Continuativo in una specie di dialogo, per il coordinamento del branco a distanza.
  • Abbaio e ringhio per la difesa del territorio e segnalare pericolo per l’avvicinarsi di predatori o comunque individui estranei.
  • Ringhio intenso con mostra dei denti e pelo dritto, in caso di forte stress e in presenza di un altro cane che risulta molto aggressivo.

Nel caso del labrador il più delle volte si avvarrà  di un atteggiamento di sottomissione, anche mostrando il ventre (prevalentemente i maschi). Vi accorgerete che il vostro cane nell’avvicinarsi ad un altro non avrà altra voglia che di giocare e conoscere bene il suo nuovo amico.

L’udito del labrador è molto sviluppato ed è in grado di ricevere e riconoscere segnali acustici che vanno oltre la sensibilità umana. Il fatto di riuscire ad identificare il rumore della macchina o del motorino del padrone è legato a questa sua dote. Anche il tono della nostra voce ha per il cane una valenza differente ed è per questo che sembra quasi che capisca le vostre parole.

Il labrador è un cane che abbaia poco ma è buona norma adottare tecniche di ricompensa allo smettere piuttosto che il rimprovero durante l’azione.

Se il desiderio del cane è quello di attirare la vostra attenzione magari la notte quando verrà  lasciato solo per dormire, non aspetterà altro che il vostro intervento e la vostra presenza e soprattutto non capirà l’eventuale rimprovero.

Il metodo della ricompensa è l’unico per poter addestrare il vostro labrador.

 

Postura, maschera facciale, distanza sono altri canali per la comunicazione:

orecchie arretrate segno di sottomissione; mostrare l’addome, quindi ribaltandosi, segno di sottomissione o invito alle coccole del padrone; prima parte del corpo abbassata e quella posteriore alzata con coda scodinzolante per invitare al gioco.

 

COME COMUNICARE CON IL VOSTRO LABRADOR

Per trasmettere messaggi al vostro cane ovviamente dovete  prima conoscere il senso di quello che trasmette lui, ma è altresì importante utilizzare segnali che l’animale possa capire.

L’atteggiamento corporeo di irrigidimento o l’arretrare da parte dell’uomo possono essere interpretati come ostilità o sottomissione.

La voce ferma e sicura è rassicurante. La voce alta per un “no” o per il richiamo va bene, ma no per il resto. Pazienza, coerenza e costanza sono le qualità da possedere per poter comunicare adeguatamente con il cane. Se il vostro labrador vive con più persone della famiglia è bene che si concordino le stesse parole e gli stessi atteggiamenti da utilizzare per trasmettere messaggi .

Ricordatevi che il cane è un animale sociale e la vostra famiglia sarà il suo branco con le gerarchie che voi definirete!!

 

Qualche piccola regola di comunicazione tra uomo e cane:

  •  prendete per la collottola il vostro cucciolo o il cane adulto (sempre che abbiate stabilito la vostra dominanza sociale) solo se lo volete sottomettere (come fa la mamma con il cucciolo troppo esuberante).
  • quando chiamate il vostro cane non inseguitelo, ma al contrario allontanatevi da lui continuando a chiamarlo per poi premiarlo al suo arrivo con un bel biscotto.
  • un premio o una sgridata possono essere capiti solo se seguono immediatamente un suo comportamento positivo o negativo. Il labrador è molto sensibile ed è capace di “tenere il muso”. Cercate sempre la via del rinforzo positivo (premio) per educarlo, ma a volte anche una sgridata non fa male (non troppo violenta!!).
  • tenete sempre presente che sono necessarie oltre a cure e affetto, anche il tempo e tanta pazienza per educarlo, utilizzando i sistemi corretti di comunicazione con lui.
  • ricordatevi che il labrador ama stare in compagnia. Troppe ore solo potrebbero compromettere il suo stato di salute fisica e mentale. E’ desideroso di coccole ma anche di fare felice e compiacere il proprio padrone, attraverso il gioco, il lavoro, il contatto fisico (sarà  il vostro scalda piedi quando sarete seduti sul divano), la condivisione di una bella gita tutti in famiglia.

I primi approcci educativi: insegnare al cucciolo a gestire i bisogni.

Se osservate bene il vostro cane, vi accorgerete che ha orari piuttosto regolari, sopratutto da cucciolo e voi vi dovrete adeguare ad essi.

L’ideale è prevenire il primo errore e fargli capire che deve uscire fuori ogni volta che deve fare i bisogni.

Il cane tende a scegliere un luogo preciso, solitamente lontano dalla sua cuccia (una volta diventato adulto).

La ripetizione è fondamentale per un cane e vi aiuta a capire la sua capacità di apprendimento. Cercate di evitare la richiesta di progressi troppo veloci, lodatelo in caso di successo.

Dopo che il cucciolo ha terminato il suo pasto e ha bevuto deve essere portato fuori o nel luogo dove voi desiderate che faccia i suoi bisogni.

Imparerà ad associare al cibo questo esercizio e si abituerà naturalmente ad andare verso la porta ad aspettare che voi apriate o si dirigerà sicuro verso il posto designato.

Sarà sorprendente come questa abitudine diventerà una conquista fino ad avere un cane rispettoso, che non farà mai i bisogni in casa o in luoghi da voi proibiti.

Se il cane sbaglia, davanti all’evidenza del misfatto, ditegli un fermo “no”.

Non ripulite mai il luogo che ha sporcato davanti a lui: così facendo il vostro amico imparerà come attirare la vostra attenzione!!

Ricordate che i momenti in cui scappa di fare pipì e cacca al cucciolo sono:

  • dopo aver mangiato o bevuto,
  • dopo aver giocato,
  • al risveglio dal sonnellino.

Capite bene e seguite il vostro cucciolo in queste prime delicate fasi.

Tenete duro fino al 4°/5° mese, tempo in cui la sua autonomia diverrà più lunga.

I BISOGNI SULLA TRAVERSINA

E’ consigliato inizialmente l’uso di pannoloni o meglio traversine (da fissare sul pavimento con nastro adesivo di carta) soprattutto di notte e mai troppo in prossimità del luogo in cui dorme: il labrador non ama sporcare dove riposa.

Una volta che il piccolo avrà appreso che deve sporcare sulla traversina, questa andrà progressivamente allontanata verso la porta di uscita. Con il tempo e l’aumento della sensibilità il cucciolo vi segnalerà quando avrà bisogno di uscire.

Siate coerenti e utilizzate comandi brevi e decisi. L’iter educativo, come già approfondito, deve avvenire tramite il rinforzo positivo : lodatelo quando farà bene e nel momento preciso. Qualche “NO” non fa male, ma sempre detto in tono fermo e mai aggressivo: il labrador fin da piccolo è molto sensibile e capace di comprendere il vostro stato d’animo anche in assenza di parole.

Il piccolo tenderà, dopo poco, a fare i bisogni sempre nello stesso luogo. Vi consigliamo di non utilizzare prodotti igienizzanti a base di ammoniaca, capaci di cancellare qualsiasi traccia utile al cane per orientarsi e capire il luogo adatto alle proprie esigenze.

Contattateci comunque per consigli e suggerimenti utili in questa fase, che sappiamo essere la più delicata.

Un mondo di emozioni: il labrador e il bambino.

Il bambino può trarre moltissimi vantaggi dall’avere un amico a quattro zampe.
Per prima cosa l’amicizia che si instaura con l’animale stimola il bisogno di dare e ricevere affetto. L’accudire un cucciolo rappresenta un’esperienza formativa importante che fa sviluppare un forte senso di responsabilità e altruismo. Prendendosi cura di un altro essere vivente si comprendono i propri limiti e anche quelli degli altri.

I bambini che hanno a che fare con un cane possiedono una visione più aperta del mondo e imparano più facilmente a comunicare e accettare il prossimo.

Anche la dimensione della natura e della vita assumono una forte valenza: il bambino osserva l’animale che cresce, si accoppia, gioca, soffre e muore.

Partecipare al ciclo della vita permette di entrare in contatto con grandi temi che solitamente gli sono preclusi dagli adulti.
A volte il rischio è quello che il cane venga troppo “umanizzato “con la conseguenza che il vostro amico risulti troppo dipendente dal bambino e poco amato (le troppe coccole tolgono spazio e libertà al vostro peloso).

L’educazione del bambino

Gli adulti devono istruire i figli a rispettare il cane, a non fargli troppi dispetti o dargli colpi addosso, altrimenti si rischia che l’animale, se ancora cucciolo, si senta minacciato da comportamenti che il bambino mette in atto per giocare.

Va spiegato al figlio che il cucciolo non è un regalo o un giocattolo, ma un essere vivente che prova gioia alla presenza del padrone o nel giocare con altri cani, delusione per l’assenza di chi si prende cura di lui, dolore per la perdita di una persona cara che lo ha accudito con amore.

Far crescere un bambino con un cane è un progetto educativo unico e speciale!!

Note 
Il labrador ben addestrato è anche un “operatore sanitario “veramente esemplare lavorando negli ospedali pediatrici e negli istituti per handicappati.

Sono protagonisti insieme ai bambini di momenti di incontro e gioco speciali. Un’ attività che porta emozioni positive, buon umore, favorisce l’autostima e aiuta a guarire prima.

L’uso terapeutico del cane porta a notevoli miglioramenti nell’attenzione, socializzazione, nella comunicazione linguistica e riduce lo stress, la depressione, il senso di solitudine.

Il labrador risulta essere il compagno ideale per i bambini affetti da autismo. Vedi approfondimento su Consigli – Per i bambini autistici una terapia amorevole.

La presenza di un cane può risultare l’ancora di salvezza per i soggetti che subiscono il “bullismo”, per l’innesco di meccanismi di empatia, condivisione, curiosità e rispetto da parte del branco umano. La riduzione del forte stress del bambino colpito, porta la relazione ad un regime più normale e consapevole.

Secondo alcuni studi il contatto con il cane ha effetti benefici sotto il profilo cardio-vascolare, riducendo la pressione arteriosa e immunitario, stimolando la produzione di anticorpi come in una sorta di vaccino-terapia. Consultate approfondimento su Salute – Il cane ci fa vivere più sani

Labrador: “impossibile non innamorarsi!!”

Preparativi e utili suggerimenti: quando portate il cucciolo a casa.

Prima di venire a prendere il proprio cucciolo è necessario che a casa sia tutto pronto, che si sia discusso e deciso del tipo di cuccia più adatta, del cibo (non fate alcun cambiamento all’inizio), della ciotola dove mangiare, del recipiente dove bere e del luogo dove tenerlo circoscritto almeno nei primi tempi.

Ricordate che il “nome” per il vostro cucciolo dovrebbe essere corto e semplice.

In viaggio

Il giorno della partenza dall’allevamento a casa vostra in macchina, cercate di portare con voi un’altra persona che possa aver cura di lui, tenerlo fermo sulle ginocchia appoggiato su un telino assorbente o su un asciugamano e avere a portata di mano fazzolettini in caso di bisogno.

Ritirate preferibilmente il cucciolo alla mattina in modo da avere una giornata più lunga possibile da trascorrere insieme. Così facendo il piccolo potrà affrontare le novità con la luce del giorno, molto più rassicurante che il buio e la solitudine della notte.

Sarà nostra attenzione concordare l’orario con voi, così da offrire l’ultimo pasto al cucciolo almeno quattro ore prima del vostro arrivo.

Nel caso in cui il viaggio sia lungo è molto probabile che il cucciolo si addormenti cullato dal movimento della macchina sino all’arrivo.

In caso contrario non fermatevi assolutamente per fare uscire il cane, in quanto, non avendo terminato il ciclo di vaccinazioni potrebbe andare in contro a rischi per la salute.
I bisogni e il vomito del cucciolo sono di lieve entità, pertanto potranno essere facilmente ripuliti.

Note: se il primo viaggio in macchina si è svolto abbastanza serenamente e il cucciolo non ha avuto grossi problemi è bene che si abitui all’uso di tale mezzo, se si vuole che in futuro abbia con esso un rapporto felice.

Portatelo in macchina frequentemente associando tale evento con una bella passeggiata al parco (quando sarà più grande) o con l’accompagnare i bambini a scuola (Piedibus).
Cominciate con brevi tratti sempre lontano dai pasti e nei soggetti più sensibili addirittura a macchina ferma.

Come sollevare il cucciolo

Il cucciolo non deve essere mai sollevato per le zampe e il peso deve essere distribuito equamente in piano.

Il sistema migliore è quello di mettere una mano sul petto tra le zampe anteriori e passare l’altra dietro di lui.

Si trasferisce il cucciolo lungo il proprio avambraccio facendo sì che il petto del cane si appoggi sul palmo della mano, e tra le zampe anteriori rimangano le tre dita mediane per garantire stabilità, mentre la parte posteriore si poggia sul fianco e viene tenuta stretta al corpo con il gomito.
E’ consigliabile porgere il cucciolo ai bambini insegnando loro a trasportarlo con entrambe le braccia, oppure farli sedere sul pavimento con il cucciolo in una posizione tale che non rischi di cadere.

A casa
Assicuratevi che abbia una brandina o una cesta di plastica (in commercio ne vendono di bellissime e robuste) con annessa copertina di lana o pile, nel luogo della casa dove volete che riposi.

Vi consigliamo di comprare un piccolo tappetino (anche se i primi tempi potrebbe essere il suo gioco preferito quello di ridurlo in piccoli pezzi) per ogni stanza dove avete intenzione di fare entrare il cucciolo, in modo che si accucci solo là e non rimanga tra i piedi mentre voi fate le faccende domestiche (il cucciolo e poi il cane adulto tenderà a seguirvi ovunque voi vi spostiate).
Tenetelo lontano dalle correnti d’aria!!

La cuccia esterna deve risultare leggermente sollevata dal pavimento che non dovrebbe essere di pietra o marmo perché troppo freddi nei mesi invernali (meglio se posizionata a sud).
Il cucciolo gradirà anche nelle cuccia una bella coperta calda dove acciambellarsi in caso di freddo.

Vicino alla sua casetta posizionare sempre una ciotola d’acqua fresca per dissetarsi (noi consigliamo, anche per la pappa, le ciotole di acciaio non smaltate, in quanto molto igieniche, antiscivolo, anti-ribaltamento e durevoli nel tempo).

Vi accorgerete da subito come il cucciolo cercherà di familiarizzare con l’acqua iniziando a zampettare nella ciotola. Il periodo estivo sarà il migliore per questa esperienza.
Se possibile posizionare la cuccia rivolta verso sud e a ridosso dell’abitazione quale fonte di calore.
Il pavimento dove il cucciolo consuma i pasti dovrebbe essere lavato con sola acqua; i piccoli che mangiano il cibo caduto sul pavimento potrebbero avere problemi se ingerissero disinfettanti o detersivi aggressivi.
Per aiutare il labrador a mantenere il mantello folto e resistente alle intemperie è bene tenere il cane fuori a dormire (in commercio ci sono ottime casette termiche adatte al vostro labrador).

Acquistate da subito la cuccia che andrà bene anche quando il cucciolo sarà diventato adulto (l’apertura della cuccia dovrebbe essere di 50 cm circa e non al centro ma spostata da un lato, per evitare le correnti d’aria).

I cuccioli devono stare al caldo almeno fino a quando non si muovono facilmente e durante i mesi freddi non possono essere spostati da una casa calda a un canile freddo a meno che non lo si faccia gradualmente.

I labrador hanno bisogno di pochissime pulizie essendo cani di per se’ molto puliti. Una volta adulti tenderanno a fare i propri bisogni lontano dalla cuccia.

Recinto smontabile e richiudibile

Consigliamo per i primi dieci mesi l’utilizzo di un recinto metallico per circoscrivere il raggio di azione del cucciolo durante la notte, soprattutto se il giardino è grande (ma anche in casa) o ci sono scale in prossimità della cuccia

Il cane non deve salire e soprattutto scendere scale fino a completa maturazione delle ossa che avviene verso il decimo mese.

Il vantaggio sarà quello di proteggere il cane da eventuali pericoli e farlo sentire al sicuro in un ambiente a misura di cucciolo (non pensate al recinto come ad una gabbia costrittiva!!)

Un labrador può dormire anche in casa a patto che gli si dia uno spazio ben preciso. Lui comincerà a vederlo come il suo luogo di dominio e non diventerà noioso girando per tutta casa.

Può rimanere accanto a voi in salotto per compagnia, ma quando e l’ora mandatelo a dormire nella sua tana. Un cane ben addestrato dovrebbe andare facilmente “a letto” e non farsi più vivo fino al mattino.

Primi momenti in famiglia

Se il viaggio è lungo, arrivati a casa sarà forse sera. I bambini vorranno comunque giocare con il cucciolo, ma non dimenticatevi che è ancora piccolo, si stanca facilmente e sente la mancanza dei fratellini. Dategli la pappa e dopo il pasto portatelo in un lembo d’erba o nel luogo dove volete che faccia i bisogni e aspettate

Ricordate che i cuccioli fanno i bisogni appena finito i pasti, appena svegliati e durante il gioco, quindi sta a voi iniziare da subito il suo addestramento in tal senso.

Note

Può accadere che il cucciolo risulti inappetente durante i primi giorni nella nuova casa. Posizionate la ciotola del cibo sempre in un luogo appartato e lontano da fonti di disturbo o distrazione.

Non lasciate mai il cibo disponibile per più di 20 minuti. Ricordate che il piccolo è stressato e ha bisogno di tempo per abituarsi al nuovo ambiente e alla lontananza con i suoi fratellini e la propria mamma.

Quando il cucciolo ha fatto i bisogni e ha giocato un po’ sull’erba, lodatelo e portatelo a cuccia e assicuratevi nella maniera più assoluta che nessuno lo disturbi. Il sonno per il cucciolo, come per i bambini, è fondamentale per un corretto sviluppo neuronale.
Consigliamo di fare dormire il cucciolo vicino al vostro letto per almeno le prime tre notti perché non si senta abbandonato.
Le notti successive se avrete deciso di farlo dormire fuori e lui continuerà a raspare alla porta e a mugugnare, non lasciatevi commuovere, altrimenti capirà cosa deve fare tutte le volte che non vuole rimanere solo.

Un’ottima idea è quella di avvisare i vostri vicini di casa, perché possano portare un po’ di pazienza durante le prime notti.

Se l’arrivo è di giorno, la prima cosa da fare è permettere al cucciolo di ispezionare la casa. E’ una buona idea seguirlo nel suo giretto (non ossessivamente!!) e stare attenti che non bagni per terra. Se ciò si verificasse, portatelo immediatamente fuori così capirà da subito dove dovrà fare i bisogni.

Quando comincerà a scodinzolare significherà che inizia ad accettare la sua nuova casa. Individuerà in fretta un posto dove dormire e questo dovrà essere un luogo che vada bene anche alla famiglia. Una volta” trovato un accordo” farete in modo che abbia la sua copertina.

Da giovane il labrador tenderà a combinare danni come un bimbo monello, ma con il tempo maturerà e crescerà con le qualità che lo contraddistinguono.

Generalmente dovrà passare almeno un anno nel caso sia femmina e circa due se maschio.

Un fattore da non sottovalutare è che il labrador ama rosicchiare e questo sarà pericoloso per le vostre scarpe, i cuscini, le sedie e tutto ciò che potrà trovare a portata di bocca. Dai cinque ai nove mesi gli spuntano i molari e quindi ha bisogno di mordicchiare.

Non fategli mancare mai un bell’osso (utile anche per la pulizia dentaria) spugnoso e assicuratevi che il vostro macellaio lo seghi senza frantumarlo. Meglio ossa tonde (femori, ginocchia, ossobuco).
Insegnate al vostro cane a darvi l’osso mentre lo sta masticando, prendendoglielo dolcemente e parlandogli pacatamente. Questo per non fare sviluppare un istinto troppo possessivo (comunque difficilmente riscontrabile nel labrador).
Fate attenzione ai cavi elettrici in giardino. Se si accorge di questi sono guai.
State parecchio attenti alla plastica, se ingerita può causare blocchi intestinali (vasi in plastica, annaffiatoi, tubi d’irrigazione, mollette per i panni, giocattoli non idonei).